Dopo la prima puntata di debutto della seconda stagione de 'Il Cacciatore', andata in onda mercoledì 19 febbraio su Rai 2, la fiction continuerà con un nuovo appuntamento, fissato per mercoledì 26 febbraio. La Serie TV con protagonisti Francesco Montanari ed Edoardo Pesce racconta la sfida tra il pm Saverio Barone e il boss Giovanni Brusca. Quest'ultimo, l'attuale reggente della cosca mafiosa dei corleonesi, ha tenuto segregato da qualche parte in campagna un bambino. Giuseppe Di Matteo, che dopo due anni di prigionia è stato strangolato e sciolto nell'acido, proprio nell'episodio andato in onda ieri.

Il pm mette nel mirino 'Il Tedesco' per arrivare al boss Brusca

Nel secondo appuntamento con la fiction andranno in onda il terzo e il quarto episodi, rispettivamente intitolati 'Venti febbraio' e 'Terra bruciata'. Nel terzo episodio della serie televisiva Giovanni Brusca verrà messo alle strette, grazie ad una grande mossa ad effetto di Saverio Barone, che punterà uno degli uomini più fidati del mafioso siciliano. Anzi, per dirla tutta, sarà proprio l'uomo di cui Brusca si fida di più: stiamo parlando di Giuseppe Monticciolo, detto 'Il Tedesco'. L'uomo è anche colui che ha costruito la prigione di Giambascio, dove ha finito i suoi giorni Giuseppe Di Matteo, vittima di mafia la cui storia è tra quelle che più hanno colpito l'opinione pubblica.

Dunque, il pm e i suoi uomini si metteranno sulle tracce dell'uomo di fiducia del mafioso perché convinti che possa portarli al boss di Cosa Nostra. Però, Barone non sarà l'unico che si metterà sulle tracce di Giovanni Brusca, in quanto anche l'altro boss Bernardo Provenzano si metterà in contatto con lui per intimargli di porre fine alla violenza.

Giovanni sarà sempre più solo, visto che il fratello Enzo non gli coprirà più le spalle in quanto perderò la testa per una ragazza di nome Maria, la quale però non conosce la vera identità dell'uomo.

Sfida aperta tra il pm Saverio Barone e il boss Giovanni Brusca

Barone farà di tutto per riuscire a scovare Giovanni Brusca e adotterà la strategia del pugno duro, tirando le reti intessute in anni e anni di ricerche e indagini: il pm ordinerà centinaia di arresti nella sua zona e chiamerà in causa i mezzi di informazione, sbeffeggiando e mettendo con le spalle al muro il boss di Cosa Nostra.

Ovviamente, però, c'è da considerare che così facendo Barone metterà a rischio la propria vita e quella dei suoi cari.

Infatti, Brusca vorrà rispondere con la violenza a questo affronto subito e quindi chiederà l'aiuto di Provenzano e Pietro Aglieri per uscire dallo scacco del magistrato. Brusca però non capirà che i due boss avranno altri piani per lui e non lo aiuteranno nella sua battaglia contro la giustizia.