Dal rifiuto, alla vergogna, fino alla piena accettazione, mostrando la vitiligine perché parte integrante della sua identità. Kasia Smutniak, modella e attrice polacca naturalizzata italiana, per la prima volta in un'intervista rilasciata a Vanity Fair ha parlato della malattia cronica della pelle che l'ha colpita sette anni fa, segnando con macchie bianche il suo bel viso, le mani, i piedi, le braccia. Un male che ha voluto svelare pubblicamente lo scorso agosto.

Al settimanale che le ha anche dedicato la copertina, Kasia Smutniak ha raccontato il suo percorso: dal pudore di mostrare le chiazze, alla battaglia social contro i fotoritocchi.

Dopo essersi accanita per anni contro la malattia pensando di sconfiggerla con la forza di volontà, l'ha tramutata in preziosa occasione per intraprendere un viaggio interiore che l'ha cambiata e maturata.

Kasia Smutniak, a consulto da medici e santoni

L'attrice protagonista di Perfetti Sconosciuti e Loro, fu compagna di Pietro Taricone, 'il guerriero' della prima edizione del Grande Fratello, morto prematuramente nel 2010 a soli 35 anni in un tragico incidente dopo un lancio con il paracadute a Terni. Da lui ha avuto Sophie, che oggi ha 15 anni. Mentre Leone che ha cinque anni è nato dalla relazione con il produttore Domenico Procacci. Sette anni fa, quando aveva 33 anni, Kasia Smutniak è stata colpita dalla vitiligine, "malattia autoimmune che ha una fortissima componente psicosomatica", come lei stessa ha spiegato.

Oggi è una donna di 40 anni consapevole del grande cambiamento fatto.

All'inizio, la convivenza con la malattia non è stata facile. "Mi creava tantissima insicurezza: mi truccavo le mani anche solo per portare mio figlio all'asilo", ha raccontato Kasia a Vanity Fair. Poi, c'è stata una fase in cui ha dedicato tutte le sue energie a cercare di guarire e le ha provate tutte: prima si è rivolta ai medici tradizionali, poi ai 'santoni' collezionando una serie di esperienze 'stravaganti'.

Da quello che l'ha ricevuta in una casa nel bosco e che quando è andato ad aprirle la porta era coperto di vitiligine, a un altro che l'ha accolta con in mano il dvd di Perfetti sconosciuti da autografare, senza badare al suo stato.

Ma non era che l'inizio di avventure al limite. Una volta si è trovata nel deserto marocchino con un tale che le bruciava conchiglie in faccia e che poi le ha consegnato pelo di pecora da portare a casa e sotterrare.

Kasia Smutniak lo ha fatto, finché ha detto basta dopo che ha trovato la terra del giardino di casa smossa, il pelo di pecora dissotterrato, e ha capito che erano passati i cinghiali. Di queste esperienze salva le parole di un 'guru' nepalese che non l'ha guarita ma ha dato un senso alla malattia: "Tu sei un serpente e stai cambiando pelle", le ha detto.

Kasia Smutniak, dall'accettazione all'outing

Kasia Smutniak ha speso tanto del suo tempo e delle sue energie cercando la via della guarigione. Un percorso durato anni, nel corso dei quali ha trovato lungo la sua strada persone, in alcuni casi affette da malattie più gravi, che come lei inseguivano la sua stessa speranza. Come l'attrice ha raccontato, credevano nelle cose che facevano, mentre lei no.

Poi, col passare del tempo, ha realizzato che la malattia le ha offerto l'opportunità di incontrare se stessa e il suo obiettivo è cambiato strada facendo. L'accettazione, però, non è arrivata da sé, ma dopo una lunga trafila emotiva. Finché un giorno, la scorsa estate stare in strada stare con le braccia libere, non nascoste, con le macchie bianche in vista, non le ha creato più alcun problema e quelle macchie le sono parse belle. "Da quel giorno le vedo, e non sarei più in grado d'immaginarmi senza, sono parte di me". A seguire, è uscita allo scoperto: a fine agosto ha pubblicato su Instagram una serie di scatti che mostrano la sua peculiarità epidermica, accompagnati da un lungo post.

Kasia Smutniak, la sua battaglia contro i fotoritocchi

Un ulteriore balzo in avanti che risponde all'esigenza sempre più sentita d'essere se stessa, Kasia Smutniak l'ha fatto avviando una battaglia contro i fotoritocchi alla sua immagine. Una prova di sincerità davvero apprezzabile da parte di un'attrice e personaggio pubblico. "Molti volevano fermare la mia immagine a quella dei miei vent'anni, ma io intanto avevo fatto molta strada, non ero più quella ragazza ed era giusto rivendicare il mio cambiamento", ha riferito.

Perciò oggi, quando viene fotografata per servizi sui giornali, chiede che le foto non vengano ritoccate. Non tutti rispettano la sua scelta, per alcuni è un problema. "Il ritocco non è più fatto per la persona, ma per un'idea d'immagine", ha commentato Kasia.

L'attrice ritiene che forza e bellezza stiano nella verità e diversità, non in immagini rassicuranti di una donna ritoccata. Diversità, ad esempio sbarcata nel mondo della moda grazie a Winnie Harlow, indossatrice affetta da vitiligine anche sul volto.

Lo scorso agosto Kasia Smutniak ha compiuto 40 anni, poi a settembre e celebrato nozze informali con Domenico Procacci. Ha fatto sua una frase di Robert Bresson, che fu un regista e sceneggiatore francese: "Rendete visibile quello che, senza di voi, forse non potrebbe mai essere visto".