È una Ellen Pompeo entusiasta quella che qualche giorno fa, su Twitter, ha risposto alle numerose domande dei suoi followers. Interrogata sull'inizio delle riprese della diciassettesima stagione di Grey's Anatomy, il volto di Meredith Grey non si è tirata indietro e ha anticipato l'imminente ritorno del cast sul set del medical drama più longevo della televisione americana.

Anticipazioni Grey's Anatomy 17, Ellen Pompeo ammette: 'Non c'è ancora una data precisa'

Sembra essere tutto pronto per l'inizio di Grey's Anatomy 17. Ellen Pompeo ha infatti assicurato che Debbie Allen, la produttrice esecutiva dello show nonché interprete di Catherine Fox, è già a lavoro.

Ecco le parole dell'attrice a tal proposito: "Il piano è quello di iniziare tra qualche settimana. Non c'è ancora una data precisa, ma Debbie Allen sta già preparando tutto".

In un successivo Tweet l'interprete di Meredith Grey, che nelle scorse ore ha svelato perché ha deciso di dedicare la sua carriera a Grey's Anatomy, ha assicurato che la lunga attesa che separa i telespettatori dalla nuova stagione sarà ripagata. Sebbene non abbia rivelato nulla circa la prossima storyline che coinvolgerà il suo personaggio, l'attrice ha infatti dichiarato: "Posso parlarti di Meredith nella stagione 17... Vale davvero la pena aspettare!".

Krista Vernoff sulla trama di Grey's Anatomy 17: Non volevo trattare il tema del coronavirus'

Se la protagonista di Grey's Anatomy ha preferito non sbilanciarsi sulla trama di Grey's Anatomy 17, la showrunner è stata molto più esaustiva. Dopo aver chiarito che le prossime storyline ruoteranno intorno alla pandemia da coronavirus, Krista Vernoff ha confessato che nei piani originali l'emergenza sanitaria non era prevista.

Sono stati, infatti, i suoi collaboratori, dopo una lunga discussione, a convincerla della necessità di affrontare un tema così delicato. Queste le parole della sceneggiatrice a tal proposito: "Sono entrata nella stanza degli scrittori decisa a non trattare il tema del coronavirus, ma mi hanno convinta che sarebbe stato irresponsabile, per il più grande spettacolo medico, ignorare la storia più rilevante del secolo per la comunità medica".

A quel punto il quesito principale è diventato un altro. Gli scrittori si sono infatti a lungo interrogati sulle modalità più giuste da mettere in atto per portare in scena l'emergenza sanitaria e coniugarla con i soliti temi del romanticismo e della commedia. Un obiettivo che grazie alla bravura degli sceneggiatori sembra esser stato raggiunto. Ecco infatti cosa ha dichiarato Krista Vernoff: "Vogliamo onorare i nostri eroi e fornire un po’ di svago, un po' di romanticismo e alcune risate ai nostri telespettatori [...] Gli aspetti più devastanti del coronavirus, però, non saranno al centro di ogni storia. Ci sono un sacco di storyline da raccontare che in qualche modo sono legate al coronavirus, ma non necessariamente riguardano la morte e la disperazione".