Dalle trasformazioni di Sanremo 2020 ai quadri proposti nel corso delle cinque serate della settantunesima edizione del Festival della canzone italiana. A distanza di un anno Achille Lauro ha nuovamente lasciato il segno con le sue performance cariche di significati ma anche di repliche al vetriolo. Nel corso dell'ultima serata della kermesse canora il trentenne si è esibito sulle note del brano C'est la vie ed in chiusura di esibizione ha fatto ascoltare in sottofondo le voci di alcuni personaggi del mondo della politica e dello spettacolo che hanno mosso pesanti critiche contro di lui.
Tra questi Matteo Salvini, leader della Lega, Maurizio Gasparri di Forza Italia, il conduttore radiofonico Red Ronnie e Valerio Staffelli, inviato di Striscia la notizia. A questo punto il romano ha sorpreso tutti trafiggendosi il petto con una rosa. Subito dopo il cantante ha spiegato ad Amadeus che ha voluto dimostrare che "le parole possono fare male".
Dal Glam Rock alla performance con Guerritore ed Emma: le coreografie di Lauro a Sanremo
Nel corso della sua esperienza a Sanremo 2021 Achille Lauro ha proposto una serie di coreografie attraverso le quali ha trattato tematiche importanti oltre a richiamare generi musicali diversi. Si è passati così dal Glam Rock della prima serata al Rock ‘N Roll della performance del mercoledì sera sulle note del brano Bam Bam Twist con la partecipazione dell'attore Claudio Santamaria e della giornalista Francesca Barra.
L'intervento dell'attrice Monica Guerritore ha aperto il 'quadro' di giovedì 4 marzo con Lauro, in versione statua greca, che si è esibito con Emma Marrone sulle note di Penelope. Il giorno dopo l'artista ha riproposto i successi sanremesi 'Rolls Royce' e 'Me ne frego' con Rosario Fiorello protagonista di un iconico travestimento.
L'artista canta C'est la vie con gli attacchi ricevuti in sottofondo
Achille Lauro ha riservato il colpo di scena per la serata conclusiva di Sanremo 2021. Rispetto alle precedenti esibizioni il cantante ha scelto un look più soft ed ha interpretato il brano C'est la vie. Questa volta ad accompagnare il trentenne c'era il ballerino Giacomo Castellana e le voci di chi negli ultimi anni gli ha riservato pesanti critiche.
Da Matteo Salvini a Maurizio Gasparri passando per Red Ronnie e Staffelli.
In rapida successione si è passati da "Achille Lauro fai schifo" a "non comprerei mai un suo disco" fino a pesanti insulti con il romano che ha voluto dimostrare che le parole possono far sanguinare colpendosi al petto con una rosa. "Colpevoli, innocenti. Attori, uditori. Santi, peccatori. Tutti insieme sulla stessa strada di stelle E così sia. Dio benedica solo noi esseri umani" - il messaggio con il quale il romano si è congedato dal Festival della canzone italiana.