Questa sera, giovedì 3 giugno, andrà in onda su Canale 5 "Ultima gara", il docufilm diretto e interpretato da Raoul Bova. Insieme a lui, i campioni del nuoto, Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini, Emiliano Brembilla. Con loro, anche Manuel Bortuzzo, ventiduenne con il sogno di diventare un nuotatore, vittima diversi mesi fa di un grave fatto di cronaca. Il giovane, fu raggiunto alla schiena da un proiettile, rimanendo gravemente ferito alla schiena. Nonostante tutto, Manuel non si è mai arreso e con forza, grinta e determinazione è ritornato in acqua.

Nelle scorse ore, Bortuzzo ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine de "Il Corriere della Sera" dove ha raccontato le emozioni vissute sul set insieme a dei nuotatori professionisti che sono da sempre i suoi miti. Manuel ha anche parlato del difficile percorso e del dolore che si è trovato improvvisamente a dover affrontare.

Manuel Bortuzzo mostra il dolore e la fatica in Ultima Gara

Il docufilm, nato da un'idea dell'attore Raoul Bova, ha portato Magnini, Rosolino e Brembilla a tuffarsi di nuovo in acqua, per conquistare una nuova medaglia e battere il record del mondo nella categoria Master grazie a una staffetta vincente.

Nel film, i tre campioni di fama internazionale saranno fondamentali per Manuel Bortuzzo, il cui sogno di diventare una stella del nuoto, stava per essere infranto.

Uniti riusciranno a far prevalere i valori dell'amicizia e dello sport e non il dramma.

A tal proposito, Manuel ha dichiarato che nel film ha potuto mostrare la fatica e il dolore. Bortuzzo ha spiegato che non doversi far vedere necessariamente come forte, per una volta, lo ha fatto sentire libero. Il giovane ha detto che è giusto mostrare che non sempre le cose sono facili.

Manuel ha poi aggiunto: “Per me Ultima gara è stata una terapia. Confrontandoci, ci siamo ritrovati amici. E anche questo è straordinario, erano i miei miti Rosolino, Magnini e Brembilla”.

Manuel Bortuzzo: 'Io e altri siamo arrivati impreparati al dolore'

Nel corso dell'intervista, Manuel Bortuzzo ha rivelato che lui, come chiunque altro, si è trovato impreparato al dolore.

Ha poi aggiunto che bisogna realizzare che le cose succedono, ma c'è sempre un modo per reagire.

Manuel ha dichiarato che Raoul Bova con questo docufilm ha voluto mostrare cosa si nasconde dietro l'immagine vincente degli sportivi. "Me ne ha parlato così e poi mi ha detto: pensaci. Ma io gli ho detto subito il mio sì: quando mi sarebbe ricapitato di fare un film assieme a lui?", ha aggiunto.

Nell'intervista Manuel Bortuzzo ha espresso tutta la propria ammirazione per professionisti come Brembilla, Rosolino e Magnini, aggiungendo di essere molto contento di averli ora come amici e di aver anche girato un film con loro e con Raoul Bova, un attore che stima moltissimo.