L'attore Cosimo Alberti è diventato da alcuni anni uno dei protagonisti indiscussi della soap opera "Un Posto Al Sole" nel ruolo del vigile Salvatore Cerruti.
L'attore nel corso di questa intervista esclusiva a "Blasting News" ha posto l'accento sulla sua lunga carriera lavorativa, partendo dalla gavetta fino all'arrivo a Un posto al sole.
Le parole dell'attore e il legame con il suo personaggio
Cosa puoi anticiparci intorno al tuo personaggio, ci saranno dei colpi di scena che riguarderanno il tuo personaggio?
"Sono in attesa delle sceneggiature".
Il tuo intervento rivolto alla lotta contro bullismo e omofobia è stato molto importante.
Siamo nel 2021 e ci sono ancora forse troppe problematiche, cosa pensi debba cambiare?
"La lotta contro il bullismo e le discriminazioni dovrebbe essere importante per molti, specialmente in questo periodo in cui la modifica della legge Zan è slittata ancora una volta. Purtroppo sembra che importi solo ad una piccola parte della popolazione italiana. Vero è che l’emergenza Covid ha monopolizzato l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica ed è per questo che bisogna continuamente farsi sentire diventando anche portavoce di tante vittime che purtroppo vice non anno. Tu mi chiedi cosa debba cambiare? Il pregiudizio ancora insistente nella massa su chi è diverso da se. Siamo tutti diversi pur essendo tutti uguali".
Il sogno nel cassetto
Inutile dire che il tuo arrivo a Un Posto Al Sole ha cambiato molte cose ed è stato più che una rivelazione. C'è qualcosa nel tuo recitare che si avvicina ai grandi come Totò, Peppino, Nino Taranto. Quanto sono d'ispirazione per te questi modelli inarrivabili?
"Grazie per avermi avvicinato a questi tre grandi attori, ma con sincerità ti dico che è troppo.
Penso che la cosa che mi accomuna a loro sia che la mia carriera è nata a teatro. Ho trent’anni di esperienze teatrali, sono diplomato come attore e ho studiato in diversi laboratori ma la recitazione che si impara sulle tavole del palcoscenico al fianco di grandi esponenti dello spettacolo ti conferisce un tono espressivo che in televisione emerge subito".
Cosa ammiri e cosa non ammiri del personaggio da te interpretato?
"Bella domanda: ammiro l’ingenuità di un ragazzino nel corpo di un adulto. Non ammiro la debolezza e a volte la pusillanimità".
Come sai benissimo si avvicina un traguardo rilevante per Un Posto Al Sole che il prossimo 21 ottobre festeggia le "nozze d'argento, che effetto fa?
"Mi sento orgoglioso di poter far parte di un prodotto così longevo e importante, fiore all’occhiello della Rai, che entra di diritto nella storia della televisione italiana".
Verissimo. Qual è il tuo sogno nel cassetto a livello di televisione, teatro o Cinema?
"Desidero recitare nel Cinema d’autore".