Le ultime puntate di Un Posto al sole vedono al centro del dispiegarsi narrativo degli eventi il personaggio di Lara, interpretato da Chiara Conti, che sta attuando delle strategie più che perverse pur di riconquistare l'amore di Roberto Ferri (interpretato da Polizzy Carbonelli) per soffiarlo alla moglie Marina (Nina Soldano).

Oltre a fargli credere di aver avuto in grembo suo figlio, la donna intende metterlo in allarme sulle condizioni di salute del bambino, ma una scena in cui la si nota versare delle gocce nel biberon fa comprendere ai telespettatori come sia lei stessa a fare del male al piccolo Tommaso.

Nonostante si tratti di finzione narrativa, parte del pubblico ha criticato aspramente la scelta degli autori, un comportamento quello di Lara che può comunque avere una chiave medica. Quello di cui soffrirebbe la donna è la Sindrome di Münchhausen, così come spiegato dal primario di pediatria al Santobono di Napoli Paolo Siani.

Puntate di Un Posto al sole: Lara e la sua crudeltà nei confronti del piccolo Tommaso

Servendosi di un post su Facebook, Siani ha spiegato in modo dettagliato cosa sia la rara sindrome di Münchhausen: "Si tratta di un disturbo mentale che affligge per lo più donne madri che le spinge ad arrecare un danno fisico al figlio/a per attirare l’attenzione su di sé".

"Gli spettatori della straordinaria fiction - prosegue il post - della rai creata da Giovanni Minoli nel 1994 e seguita da oltre due milioni di telespettatori, sanno che è la mamma a procurare la malattia del bambino (perché si fa vedere che somministra un farmaco nel biberon) e quindi fa sembrare che la diagnosi sia facile.

Invece non possono sapere, i telespettatori, che la diagnosi di Sindrome di Münchhausen per procura è molto lunga e complessa e che il tempo medio per arrivare alla diagnosi è di circa 6 mesi".

Una rara sindrome spinge Lara a fare del male al bambino

Non solo dunque la patologia sarebbe rara ma anche diagnosticarla, stando sempre a quanto raccontato da Siani, sarebbe molto complesso per una serie di ragioni: "L’idea che il malessere del bambino sia procurato dalla madre risulta sempre insospettabile, in quanto queste madri sono sempre premurose, costantemente presenti e attente nel prendersi cura della salute dei figli .I medici, tutti i medici, sono costretti a fare innumerevoli indagini per arrivare alla diagnosi in quanto i sintomi non sono caratteristici di malattie conosciute e questo confonde i pediatri e gli altri clinici e li induce ad ulteriori accertamenti".

In conclusione Siani ha spiegato che queste dinamiche "andrebbero raccontate ai telespettatori", chissà che la cosa non avvenga placando almeno in parte le reazioni dei telespettatori stessi di fronte alle terribili azioni di Lara.