Massimiliano Caiazzo, uno degli attori di Mare Fuori, ha ripercorso la sua carriera nel Basement di Gianluca Gazzoli raccontando i momenti difficili prima del successo.
"Ero pronto a mollare tutto e andare a Londra. Facevo il fattorino a Roma e pensavo di trasferirmi per studiare la lingua e cercare nuove opportunità", ha confessato l'attore. Ma poi è arrivato il provino per Mare Fuori, un percorso non semplice: "Sette callback, sette provini. Alla fine Carmine Elia mi ha detto: 'Ti ho preso'. Io ormai non ci credevo più".
Il successo e il rapporto con il pubblico
La popolarità di Mare Fuori, che intanto è pronto a tornare con la quinta stagione del 26 marzo, è esplosa ormai diversi anni fa grazie alle piattaforme di streaming. "All'inizio non mi rendevo conto di quanto fosse grande il fenomeno. Poi un giorno, dopo aver avuto il Covid, sono uscito di casa e sono stato assalito dalla gente. Lì ho capito che qualcosa era cambiato".
Caiazzo ha raccontato aneddoti curiosi, come la signora che una volta si è seduta al tavolo con lui e i suoi amici per scattare una foto, quasi fosse parte del gruppo.
La preparazione e il metodo di lavoro
L'attore ha spiegato il suo approccio rigoroso alla recitazione, influenzato dall'esperienza nello sport agonistico: "Facevo canottaggio a livello competitivo, mi allenavo tutti i giorni prima della scuola e tre-quattro volte il pomeriggio.
Ho traslato quella disciplina nella recitazione".
Poi ha raccontato che studia costantemente per migliorarsi: "Mi alleno ogni giorno. Ho una maestra, Michelle, con cui lavoro sulle mie corde forti e su quelle da potenziare. Credo molto nel concetto del sensei".
Il cinema e il futuro
Dopo Mare Fuori, Caiazzo ha preso parte a progetti importanti come "Storia della mia famiglia", una serie che esplora il lutto tra dramma e commedia: "Ho dovuto perdere peso per il ruolo, essere più nervoso fisicamente e mentalmente.
Lavorare con attori come Vanessa Scalera e Eduardo Scarpetta mi ha fatto crescere tantissimo".
Guardando al futuro, non esclude il sogno internazionale: "Ci penso, certo. Ho già fatto provini in inglese. Anzi, a volte mi sento più libero a recitare in un'altra lingua".
Il legame con Napoli e l'importanza di restare con i piedi per terra
Nonostante il successo, l'attore resta ancorato alla sua realtà: "Vivo con mio fratello, che è una delle persone più importanti della mia vita. Condividiamo tutto, anche le scelte professionali".
Sul legame con Napoli ha riflettuto: "A volte l'amo, a volte l'odio, perché l'amore che mi arriva è travolgente e spaventoso. Ma ho capito che era un problema mio, sentivo di non meritarlo. Ora ho imparato ad accoglierlo".
L'incontro surreale con Oliver Stone
Tra i momenti più incredibili della sua carriera, Caiazzo ha ricordato un incontro con Oliver Stone al Festival di Venezia: "Ero fuori dall'albergo a fumare e lui mi diceva: 'Without filter, without filter'.
Io gli rispondevo: 'No Oliver, I don’t like it'. E poi ha riso. Lì ho realizzato: 'Ma io sto parlando con Oliver Stone!'. Surreale".
Caiazzo ha poi concluso: "Non voglio mettere confini alla mia carriera. Oggi recito, domani chissà. L'importante è avere qualcosa da dire".