I cittadini europei amanoandare in vacanza fuori dal loro paese di residenza: su un miliardodi viaggi, nel 2011 almeno un quarto è stato fattoall'estero. In cima alla lista delle località preferite sitrovano la Spagna, con il 13% e subito dopo l'Italia e laFrancia a pari merito con il 9%. Lo rende noto l'Eurostat, l'ufficioper le statistiche dell'Unione Europea.

Più nel dettaglio,i paesi che scelgono il Bel Paese sono: Malta con il 32%, segue adistanza l'Austria con il 22% e la Romania con il 20%. Anche laGermania, come è noto, accorda la sua preferenza alle spiaggedell'Italia, ma solo dopo l'Austria (con il 15%; l'Italia raggiungeil 14%) probabilmente per una questione di maggiore vicinanza.

Lastatistica elaborata, infatti, rileva anche che per i viaggiall'estero gli europei generalmente scelgono un paese vicino oconfinante al proprio. Inoltre spagnoli, francesi e polacchi sonopresenti con il 12-11-10%.

Il trend positivo delmercato del turismo estero in Italia è confermato anchedall'Osservatorio per il Turismo, dipendente dal Dipartimento per loSviluppo e la Competitività del Turismo (DSCT) dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, che analizza sotto un punto di vista strettamente economico i dati internazionali aggiornati al2012.

La spesa complessiva dei visitatori stranieri per le vacanzein Italia è stata pari a 32.066 milioni di euro, con unacrescita del 3,8% rispetto al 2011.

New entry nella lista deiprincipali visitatori europei è il Regno Unito, che nellaclassifica dell'anno precedente era assente. Per quanto riguarda ilresto del mondo si segnalano picchi significativi di viaggiatoriprovenienti dagli Stati Uniti e dalla Russia, che ha accresciuto lasua presenza nel paese del 28%, arrivando a spendere 1.187 milioni dieuro.

Il settore del turismoin Italia è dunque, un settore in crescita, che nonostantele difficoltà economiche dell'Eurozona risponde positivamentealle esigenze della domanda. Per un'ulteriore espansione nellastagione estiva 2013 si renderanno necessari investimenti atti alrafforzamento delle strutture ricettive e dei servizi di trasporto,oltre ad una modernizzazione degli standard di qualità offertae ad una valorizzazione efficace dei beni artistico-museali.

Puntaresul turismo estero, d'altra parte, significherebbe lanciare unascommessa sul paese e perseguire una possibile soluzione verso lariduzione del debito e il bilanciamento dei pagamenti. Un'occasioneda non sprecare con una gestione inconsapevole.