Cosa mai vorrà significare, nonostante lo stuolo infinito di polemiche, la nuova tendenza di sfruttare la parola mafia come brand per il rilancio del turismo in Europa? Perchè mai un immaginario deteriore, offensivo, quale quello che appartiene unicamente a "Cosa Nostra" dovrebbe diventare un bene collettivo?

A fare da l'apripista a questa disdicevole moda, era stato, poco tempo fa, un ristorante viennese "Don Panino" che scimmiottando la figura di Don Vito Corleone "Il Padrino",  offriva un menù ironico dove figuravano giudici ammazzati e mafiosi cucinati alla griglia, pretendendo così di rappresentare un'attrazione gastronomica nuova e vincente anche per i siciliani nostalgici, residenti in terra austriaca.

Ma le polemiche delle associazioni  anti-racket e contro la mafia si erano infuriate scagliandosi contro questa inaudita e vergognosa iniziativa commerciale.

Nonostante la bufera mediatica consumata sui social network e la conseguente chiusura del locale,  l'effetto domino non ha tardato a verificarsi. In Spagna, 34 punti di ristoro con il brand "La Mafia a tavola", proprio in questo periodo, creano file di curiosi e di avventori, scatenando persino le ire del Governatore della Regione Sicilia Crocetta.

Infine, è notizia di questi giorni quella riguardante un'agenzia turistica inglese, la "4 tours", che ha programmato quattro giorni di escursione in Sicilia, il "Sicily Mafia Tour", nei luoghi che hanno ospitato i set cinematografici di Francis Ford Coppola.

Dal 24 al 27 aprile, sarà dunque possibile visitare Palermo, Monreale, Cefalù, Portella della Ginestra e Corleone offrendo una "full immersion" nelle atmosfere e nelle località simbolo di Cosa Nostra, con buona pace per le tasche dei tour operator e dei ristoratori isolani. La crociata internautica contro quest'ennesimo schiaffo all'immagine della Sicilia degli onesti, inutile ribadirlo, è in queste ore in corso, infuocata e imperterrita.

Viene dunque da chiedersi, al di là della buona fede di coloro che pensano di voler rilanciare il turismo attraverso scommesse azzardate e oltraggiose, se sia il caso di far diventare l'idea di "mafia" un brand alla stregua di spaghetti, mandolino e pizza, invece che ridisegnare nuove strategie d'impresa attingendo a ben altri punti di riferimento culturale.