L'estate in Italia, e soprattutto in Puglia, potrebbe iniziare davvero in modo imprevisto. Non per via delle temperature, che dopo i temporali degli scorsi giorni stanno cominciando sensibilmente a salire, ma soprattutto per quanto riguarda le presenze turistiche e un calo, drastico, del fatturato che proviene dal turismo. Nel Salento si annuncia infatti una "situazione anomala" rispetto a quella degli scorsi anni: tali stime sarebbero confermate anche dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, che sottolinea come la concorrenza di Egitto, Turchia, Grecia e Spagna si stia facendo sentire.
Secondo i dati forniti dalla testata economica quest'anno gli italiani guarderanno soprattutto il budget a loro disposizione, e i giorni di vacanza scenderanno sotto i 10. Tornando nell'area a sud della Puglia la situazione, al momento, sarebbe la seguente: i servizi sarebbero pochi e i prezzi di strutture ricettive e stabilimenti balneari troppo alti.
Affitti alti, un turista sarebbe stato insultato
Secondo quanto riporta stamane il Quotidiano di Puglia, sulle sue pagine online, anche gli affitti delle case sarebbero arrivati alle stelle. Un turista pare si sia sfogato con i colleghi della suddetta testata pugliese, asserendo che un operatore turistico lo avrebbe additato come "morto di fame", poiché non riusciva a pagare un'abitazione in affitto al costo di 4.000 euro per tutto il mese di luglio.
Il soggetto in questione avrebbe anche detto al cliente che la sua foto avrebbe fatto il giro di tutta Gallipoli, una delle località turistiche salentine più rinomate soprattutto tra i giovani italiani. Questa situazione potrebbe favorire, e non di poco, la vicina Albania, dove i prezzi sono abbondantemente più bassi: si pensi che in media un ombrellone nel "Paese delle Aquile" costa intorno ai 5 euro, e nel prezzo pare sia compreso anche il servizio al tavolo.
Quasi il 70% degli italiani, precisamente il 67,8%, questa estate potrebbe decidere di cambiare all'ultimo minuto la sua meta, proprio in ragione dei pochi servizi offerti nei nostri lidi, in ispecie appunto quelli salentini. Si salva ovviamente l'Emilia Romagna, dotata di ogni tipo di struttura ricettiva e servizi per i turisti, ma anche il Veneto non andrà male.
Serve inversione di tendenza
Secondo quanto riporta lo stesso quotidiano pugliese, e in generale la stampa locale salentina, serve un'inversione di tendenza. Infatti questa situazione non gioverebbe all'intera regione Puglia, e la sfida per vincere la concorrenza turistica di altre mete si vince appunto sulla qualità. Ovviamente le stime, si badi bene, sono del tutto provvisorie, ma secondo i recenti rapporti economici la situazione, almeno in Puglia, sarebbe questa.