La Monsanto, famosa azienda multinazionale di biotecnologie agrarie, sarà processata per crimini contro l'umanità e la natura il prossimo ottobre a L'Aja, in Olanda. L'annuncio è stato dato nell'ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici in corso a Parigi. Il processo è stato organizzato e promosso da numerose associazioni ambientaliste in tutto il mondo. Un tribunale internazionale di giuristi valuterà l'eventuale responsabilità penale della Monsanto per danni inflitti alla salute umana e all'Ambiente. La multinazionale è tristemente famosa anche per aver contribuito a produrre "l'Agente Arancio", un veleno altamente tossico usato dall'esercito statunitense durante la guerra in Vietnam, che ha avuto effetti devastanti sulla popolazione.

Quali sono le accuse

La Monsanto è accusata di promuovere un modello agro-industriale che contribuisce all'aumento delle emissioni di gas serra, all'esaurimento delle risorse idriche, all'impoverimento del sottosuolo, all'estinzione di specie animali e alla diminuzione della biodiversità. Inoltre, sempre secondo le accuse delle associazioni ambientaliste, la Monsanto minaccia la sovranità alimentare dei popoli brevettando semi geneticamente modificati e contribuendo allo spostamento di milioni di piccoli agricoltori in tutto il mondo. Da decenni si susseguono accuse di aver sviluppato un flusso di prodotti tossici che hanno danneggiato l'ambiente e causato la morte di migliaia di persone.

L'esempio della Russia

Il governo russo ha da tempo vietato l'importazione e la produzione di alimenti geneticamente modificati, e chi non dovesse attenersi a queste direttive sarebbe perseguito con accuse simili a quelle di terrorismo. La Russia potrebbe diventare in breve tempo il più grande fornitore al mondo di alimenti biologici di alta qualità, grazie anche ai suoi terreni estremamente fertili.

Secondo il presidente Putin, il paese sta sviluppando una strategia per incrementare la propria produzione alimentare e diventare totalmente autosufficiente entro il 2020. L'augurio è che anche altri paesi si affranchino dal potere delle multinazionali e ritengano una priorità il benessere umano e dell'ambiente.