Borriello al Genoa, Matri alla Juve, Santon all'Inter. Cose che se ve le avessimo scritte due o tre anni fa sarebbero sembrate sensate. Roba da riciclare vecchi articoli, non fosse altro che queste righe sono state scritte il 3 febbraio del 2015 e con tutti questi "cavalli di ritorno" ci si potrebbe fare un maneggio. Il Calciomercato all'italiana, fatto di prestiti e regali, nonché di "obblighi di riscatto", ci riporta ad una dimensione dove soldi non ce ne sono, e per comprare un giocatore devi fare un po' come quelli che comprano il telefonino da 700 euro a credito: i soldi ora non ce li ho, te lo pago dopo.

L'acrobazia più grande e più barocca comunque l'hanno fatta Inter e Sampdoria per Bonazzoli. No, non Emiliano, ex capitano della Reggina ormai militante nelle serie inferiori, ma Federico, promettente attaccante dell'Under 21. Pagato 4,5 milioni, la Sampdoria può rivenderlo quando vuole dando il 40% della somma ricavata all'Inter. In alternativa l'Inter stessa può riportarlo entro tre anni a Milano pagando nove milioni. 

Da cosa nasce questo? Dall'eliminazione delle comproprietà. La comproprietà stessa era un'anomalia tutta italiana (un giocatore a metà tra due squadre, in Inghilterra inorridivano) che spesso portava ad ulteriori anomalie, quali il fatto che il giocatore X, a metà tra la squadra A e B, spesso giocasse in una squadra C fino a gennaio, poi venisse addirittura prestato ad una quarta squadra D fino a fine campionato.

E' vero, l'Italia, come ha dichiarato ieri sera Pradè, DS della Fiorentina "ormai è un Paese che vende". Pensare di portare giocatori forti o fortissimi a giocare dalle nostre parti è una grande utopia, e più si guardano Higuain e Pogba e più si pensa "quanto dureranno?", dato che lo stesso Cuadrado - forte, fortissimo ma non certo un "top player" - è stato ceduto al Chelsea per 30 milioni, e per il francese della Juventus si parla già di un Paris Saint Germain pronto a mettere sul piatto 100 milioni - e lì l'errore sarebbe non vendere, probabilmente.

Re degli affari del "ci vediamo dopo" è sicuramente Adriano Galliani, che ha preso Destro dalla Roma - quindi un buonissimo attaccante - in prestito con diritto di riscatto a 16 milioni di euro. Considerando il giocatore, veramente un buon prezzo, specie se si considera che il Condor ha preso a pochissimo prezzo sia Bocchetti che Paletta che Antonelli, che forse potrà risolvere gli endemici problemi sulla fascia dei rossoneri.

Scatenata, da ultimo, la Sampdoria del presidente Ferrero. Tolto Bonazzoli che arriverà a giugno, la società di Ferrero ha preso Acquah, Duncan, Coda, Correa, Eto'o, Munoz, Muriel e fino alle 22.45 pareva poter portare persino Diakité a Genova, cosa che non si è verificata. Bulimia da calciomercato o Football Manager giocato con soldi veri?