Quando iniziò a espandersi a macchia d'olio, in Guinea nel dicembre 2013, non esistevano vaccini o cure contro il virus. L' Organizzazione Mondiale della Salute, assicura che i risultati del vaccino, pubblicati sulla rivista The Lancet, potrebbero cambiare le regole del gioco per combattere il virus. Gli esperti, descrivono i risultati come straordinari. Il vaccino è stato sviluppando partendo dal VSV-EBOV, iniziato dall'Agenzia della Salute Pubblica del Canada e sviluppato posteriormente dalla casa farmaceutica Merck. Il farmaco combina il virus Ebola con un altro virus più sicuro per entrare nell'organismo e bloccare l'agente patogeno.

Gli esperimenti sono stati portati avanti in Guinea, identificando 100 pazienti infetti e vaccinando le persone a loro vicine, come amici e parenti, creando così un muro di contenimento. Tra tutti i 2014 vaccinati, vicini agli infetti, non sono stati riportati casi di propagazione del virus.

Cautela

Anche se queste certamente sono notizie positive per fermare l'Ebola, i risultati sono ancora preliminari e sono in atto altri tests, di altre cause farmaceutiche tipo la GSK y Johnson&Johnson, per accaparrarsi il titolo di salvatore del mondo, e guadagnare così miliardi di dollari, anche se la Merck sembra essere la favorita, avendo acquistato i diritti per la creazione del vaccino nel novembre 2014 dalla NewLink Genetics Corp, per 50 milioni di dollari.

Marie-Paule Kieny, sottodirettore generale della OMS, ha affermato: "sicuramente è promettente, quando si vaccinano le persone la propagazione si ferma, prima del vaccino abbiamo avuto casi, casi e ancora casi, dopo aver somministrato il vaccino non si è avuta propagazione nei 10 giorni successivi. Questo potrebbe cambiare le regole del gioco considerando che la malattia esiste da 40 anni".

Il presunto brevetto

La controversa storia del presunto brevetto dell'invenzione dell'EboBun con numero CA 2741523 A1, ha creato non poche polemiche, soprattutto sulle reti sociali. Per alcuni sarebbe la prova che gli Stati Uniti sono i responsabili della propagazione del virus, seguita dal rispettivo vaccino, per altri invece, il brevetto o presunto tale, proporrebbe solo una formulazione vaccinale per l'EboBun e non per l'EBOV, che sarebbe invece la variante che ha colpito l'Africa.

Teorie a parte, le sperimentazioni stanno continuando con risultati positivi, ed essendoci molte vite in gioco, si spera che questa piaga possa essere al più presto fermata e debellata definitivamente.