Che sia stato il caso, magari il destino, o forse nessuno dei due importa poco. Quel che è certo è che in poco più di trenta giorni l’almanacco delle scienze di frontiera si è arricchito di così tante news da far pensare ad un piano prestabilito dal più abile dei registi occulti: il 26 gennaio la CIA rende pubblici un migliaio di suoi X-Files su UFO, alieni e fenomeni inspiegabili avvenuti durante la metà del secolo scorso. Il 29 gennaio risalta un nuovo caso di avvistamento ufologico a Torriglia, sulle alture di Genova e già teatro del controverso e famosissimo “Caso Zanfretta” del 1978.

Il 6 febbraio, a 45 anni esatti dal successo della missione Apollo 14 (febbraio 1971), fa notizia la scomparsa di Edgar Mitchell, l’astronauta divenuto tra i portavoce più autorevoli della tesi extraterrestre in risposta ai silenzi del governo americano su UFO e alieni. Il 10 febbraio Hillary Clinton promette che in caso di vittoria alle presidenziali americane farà addirittura meglio della CIA in merito al rilascio di informazioni concrete e reali sul fenomeno UFO.

Aggiornamenti alieni quotidiani

È tutto? Certo che no: è del 22 febbraio il fragore di un vecchio file della NASA recuperato nel 2008 e trasmesso in una recente puntata di “NASA’s Unexplained Files” su Science Channel, in cui si ripropone l’inspiegabile musica che l’equipaggio dell’Apollo 10, in assoluto silenzio radio con Houston, ascoltò distintamente in cuffia per quasi un’ora nel maggio 1969 durante il sorvolo del lato oscuro della Luna.

Del 25 febbraio sono poi le news sulle affermazioni di Maurice Chatelain, già capo delle Comunicazioni NASA recentemente scomparso, pubblicate sul suo libro “Our Cosmic Ancestors”, in cui non solo rivela che tutti i voli Apollo e Gemini sono stati monitorati da veicoli spaziali di origine extraterrestre, ma pure che ogni volta che gli astronauti, Armstrong compreso, ne hanno informato la missione di controllo, è stato loro imposto l’assoluto silenzio.

E questo mentre il 29 febbraio si è scritto sui suoni misteriosi dagli abissi dell’Oceano Pacifico che potrebbero avere a che fare con una (delle tante) basi aliene segrete sul nostro pianeta.

Una strategia mediatica pianificata?

Se c’è un collegamento in tutto ciò non è dato sapere. Di certo, l’imminente Simposio ufologico mondialeorganizzato dal Centro Ufologico Nazionale (San Marino, 7 e 8 maggio) dal titolo “Ufologia militante e politica”, non poteva capitare nel periodo migliore per tentare di fare il punto.

Certo è che proprio il CUN non ha mancato di prendere posizione con comunicati ufficiali: sull’avvistamento dell’UFO strutturato e luminoso di Torriglia, anticipato indirettamente proprio dai post di Piero Fortunato Zanfretta sul suo profilo di Facebook giorni prima che accadesse, le indagini sono attualmente al vaglio degli inquirenti; per tutto il resto ci si chiede se effettivamente tutti questi clamori alieni a ripetizione possano denotare una strategia di “Caos mediatico”, cioè il rilascio delle più sensazionali notizie per contaminare la seria ed obiettiva ricerca ufologica. Cosa che, alla luce di quanto in materia è pubblicato quotidianamente, potrebbe non essere completamente mal pensata.

E tutto naturalmente nelle stesse ore in cui il telescopio Hubble immortala per la prima volta la galassia N–z11, distante da noi 13,4 miliardi di anniluce e formatasi quando l’universo aveva appena 400 milioni di anni. Per la serie: all’immensità della realtà non c’è mai fine.