Ha portato incredulità l'apertura mentale che si è verificata in Regione Lombardia mercoledì 27 (due giorni dopo il rinvio a settembre della discussione parlamentare che 'rischiava' di 'legalizzare' l'uso di cannabis), quando è stato presentato l'ordine del giorno del Movimento 5 stelle sul tavolo del Consiglio regionale; spieghiamo perché. La vicenda si apre sul caso dell'utilizzo di cannabisterapeutica, arrivato sul tavolo di lavoro consiliare con una mozione partita dalla sessantottina del M5S Iolanda Nanni. I votanti la mozione erano, oltre al gruppo del Movimento 5 stelle, Forza Italia, Lista Maroni, Lega Nord e Milano Popolare.
L'ordine del giorno sarebbe passato con 34 voti a favore e 32 contrari grazie al libero arbitrio lasciato ai consiglieri da parte dei suoi capigruppo; così è avvenuta, per soli due voti, la vittoria che ha portato l'odg a dare pieno supporto all'utilizzo di cannabis esclusivamente a scopo medico curativo.
Cannabis verso Sla e sclerosi multipla
Il caso è certamente un risultato che passerà alla storia, dice la consigliera del M5s Iolanda Nanni, precisando che il voto del Consiglio ha portato la maggioranza in frantumi, ma evidenzia la volontà della Regione Lombardia a voler sperimentare i farmaci prodotti dalla cannabis (pianta conosciuta con il nome di canapa, da cui si 'produce' hascisc e marijuana), per aiutare la medicina ad alleviare le sofferenze dei malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) e sclerosi multipla; la prima è riconosciuta per essere una malattia neurodegenerativa che porta rigidità ai muscoli, contrazione muscolare e lenta ma progressiva debolezza degli stessi e la seconda, chiamata anche sclerosi a placche o polisclerosi, è una malattia autoimmune cronica demielinizzante che compromette le funzioni principali del sistema nervoso e la sua moltitudine di elaborazioni.
La vittoria del Movimento 5 Stelle
Sia SLA che Sclerosi multipla hanno conseguenze devastanti per la persona che ne è colpita e l'utilizzo di farmaci a base di cannabis potrebbero alleviarne le sofferenze; per questo motivo il M5s ha portato in aula la sua mozione, affinché si desse il viaalla sperimentazione di farmaci cannabinoidi in Lombardia e si programmassel'impegno di trovargli le risorse utili.
Ricordiamo che già nel 2012 si era parlato della sperimentazione (finanziata da AriSLA), su 60 persone malate diSla, di un farmaco a base di cannabis (Sativex), considerato utile per attenuare la spasticità della malattia; il tutto per accertare che l'utilizzo di cannabis terapeutica, avrebbe dato alle persone con gravi patologie invalidanti, un tenore di vita rivolto alla qualità.
Oggi queste terapie a base di cannabis hanno un riscontro qualitativo ed efficace, ampiamente dimostrato, sui dolori oncologici e neurologici. Con questo voto, Iolanda Nanni commenta che l'utilizzo di cannabinoidi potrebbe essere devoluto e somministrato, grazie alla mozione vinta, anche al domicilio dei malati e che la Lombardia si è riavvicinata al suo ruolo di guida, che già in passato l'aveva vista orientata al progresso delle cure, perché "i crociati del bigottismo antistorico che hanno dato il loro no all'utilizzo di farmaci cannabinoidi sono stati fermati". Forse sarà l'inizio?