Il Terremoto in Centro Italia ci è stato mostrato in tutto il suo orrore, le scene di devastazione e morte campeggiano sulle prime pagine di tutti i giornali internazionali, come sempre però, tra tanto dolore, ci sono episodi che meritano di essere raccontati: ve ne proponiamo tre, ci hanno colpito per l'umanità dei soccorritori e per il coraggio e la determinazione dei protagonisti.

Signora anziana parla con soccorritore

Siamo in località Capodacqua in provincia di Ascoli Piceno, una signora anziana è stata individuata sotto la sua casa completamente crollata, tra una maceria e l'altra si scorge il suo braccio coperto di sangue, il soccorritore della Protezione Civile si avvicina e le parla con dolcezza: "Signora, riesce a respirare almeno un pochino?

" la donna risponde con un filo di voce: "Si, un pochino, ma dovrei andare in bagno", il soccorritore la tranquillizza e le risponde: "Ora arrivano i soccorsi, ma lei signora, lo so che è brutto dirlo, ma se deve fare la pipì, non si preoccupi, la faccia, la faccia"!

Leone e Samuele salvati dalla nonna

Leone e Samuele di 6 e 4 anni, si sono salvati per la prontezza di spirito della loro nonna. Siamo a Pescara del Tronto, vicino ad Ascoli Piceno, la nonna dei piccoli, signora Vitaliana, dopo la prima scossa di terremoto, ha preso i bimbi e si è infilata sotto il letto facendo loro da scudo anche con il proprio corpo. I soccorritori li hanno trovati così tra i calcinacci, abbracciati alla nonna, vivi.

Purtroppo il nonno dei bimbi,Vito, è morto nel crollo.

Bravo, il cane fedele

Bravo è un bel cagnone bianco che non voleva lasciare la sua casa, forse si sentiva in dovere di custodirla anche se era distrutta.

Siamo ad Amatrice, Bravo è appena stato estratto dalle macerie della sua casa, è ferito ad una zampa posteriore e cammina piano ma non fa un gemito, dopo aver salvato lui, i carabinieri si apprestano ad estrarre anche i suoi umani, ma lui gli sbarra il passo e ringhia minaccioso.

Qualcuno lo mette al guinzaglio e i suoi padroni vengono caricati su una ambulanza e portati via, il carabiniere però si ricorda di lui, gli si avvicina e lo accarezza: "Forza Bravo, non mollare", gli sussurra. Il cane lo guarda riconoscente e non gli ringhia più.