Dario Fo si è spento questa mattina 13 ottobre all'ospedale Sacco di Milano dove era ricoverato da una decina di giorni per problemi polmonari, aveva 90 anni.
Non è facile raccontare tutte le sfaccettature della sua lunga vita, certo è stato un uomo dai mille talenti e dalle molteplici performance. Era infatti tutto ciò che può essere un uomo di cultura e di teatro: drammaturgo, regista, scrittore. Ha messo tutta la sua vita al servizio dell'arte ma anche di un impegno politico molto vivace che ha condiviso con la moglie Franca Rame morta qualche anno fa.
A Milano all'Accademia di Brera
Dario Fo proveniva da una famigliadi modeste origini, ma con un forte impegno antifascista. Nacque a Leggiuno-Sangiano, in provincia di Varese nel marzo del 1926. Dopo una infanzia tranquilla al paese, giunse a Milanogiovanissimo per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera ma fu il mondo del teatro in tutte le sue manifestazioni, ad avere per lui una attrazione fatale. Le sue molteplici interpretazioni si basarono soprattutto sull'improvvisazione: sono ricordo di tutti le sue "farse" parlate in una lingua completamente inventata, nel "Mistero Buffo".
Sposò Franca Rame nel 1954, la donna che gli fu sempre accanto, e con lei formò nel 1959 un gruppo di teatro che venne spesso censurato dalle istituzioni dell'epocacon il divieto di esibirsi in televisione.
Vista la situazione Dario e Franca lasciarono la Rai e tornano al teatro con l'intento di sviluppare una forma di rappresentazione popolare ma alternativo, il gruppo teatrale si chiamava "Nuova Scena".
Un Nobel molto discusso
Nel 1997 Fo ricevette il Premio Nobelper la Letteratura. Questa assegnazione scatenò aspre critiche proprio per come era Dario Fo, un uomo che non poteva essere definito letterato o scrittore nel senso più comune del termine; ma lui non si scompose, ritirò il premio e sfruttò quel momento di celebrità per lanciare una nuova iniziativa contro la Direttiva sulla Brevettazione di organismi viventi proposta dal Parlamento Europeo.
Un'altra battaglia che fece scalpore fu quella che lo vide schierarsi in difesa di Adriano Sofri. Lo fececon il suo spettacolo "Marino libero, Marino innocente", una retrospettiva storica sulla vicenda della detenzione di Pietrostefani, Sofri e Bompressi, in carcere per l'omicidio del Commissario Calabresi.
Negli ultimi anni, dopo la morte di Franca Rame (maggio 2013), Dario Fo si mise a dipingere e realizzò diverse mostre a Milano, scrisse dei libri, l'ultimo dei quali è "Charles Darwin. Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?". Dal 2013 condivise l'impegno politico di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle.