É sempre più drammatica la situazione nel centro Italia. Questa mattina alle ore 7.41 si è verificata una fortissima scossa di Terremotodi magnitudo 6.5, con epicentro localizzato vicino a Norcia, provocando ulteriori crolli, ingenti danni e nuovi sfollati.
La scossa di questa mattina è stata superiore non solo al terremoto del 24 agosto, ma anche del sisma che ha devastato L'Aquila e provincia nel 2009. Si è trattato di un evento sismico che ha spiazzato anche gli esperti.
Ci saranno nuove scosse anche superiori a 5.0
Il geologo Mario Tozzi, raggiunto dai microfoni di Rai News 24, ha affermato che probabilmente di tratta della rottura di un'altra faglia e che bisogna aspettarsi ulteriori forti scosse di terremoto, di magnitudo superiore a 5.0.In particolare, precisa il geologo, 'molto probabilmente si tratta di un pezzo della stessa struttura di Amatrice che si continua a muovere.
Come causa generale ci sarebbero dei blocchi grandi come pezzi di appennino, 'che continuano a cercare il loro assestamento scivolando verso il basso di 10, 15, 20 cm, e mentre vanno verso il basso spaccano le rocce producendo queste faglie o attivando segmenti di nuovi di questa faglia e producendo terremoti.'
Tozzi spiega che non è molto corretto parlare di scosse di assestamento, ma piuttosto di repliche, spiegando che gli eventi sismici possono manifestarsi in diversi modi.Una possibilità è che ci sia 'una grande scossa principale, poi le repliche che piano piano si attenuano nel tempo, anche per mesi, tipo L'Aquila.' Oppure può aversi 'una coppia sismica, come quella che abbiamo visto agire l'altro giorno', addirittura con la seconda scossa più intensa della prima (e questo è tipico dell'appennino centrale), seguite dalle scosse di replica.
Oppure può accadere che si registri una grande scossa e poi, dopo addirittura mesi, un'altra grande scossa, come nel caso del Friuli. 'Noi non abbiamo la possibilità di tipicizzarli fin dall'inizio', afferma Tozzi.
Possibile collegamento tra i terremoti
Pur non potendo prevedere i terremoti, il geologo afferma che le repliche ci saranno sicuramente, anche con magnitudo superiore a 5.0, ma non possiamo sapere se ci sarà l'attivazione di un altro pezzo di quella faglia, che porterebbe terremoti superiori a 6.0.
'Non possiamo sapere – aggiunge - se si spezzeranno altri settori di crosta sempre in quel luogo lì'.Il ricercatore spiega che è come se i terremoti si parlassero, attivando segmenti successivi. 'Questa è un'eventualità che dobbiamo prendere in considerazione', conclude.
Esperti avevano previsto nuova forte scossa
Anche dall'INGV si aspettano nuove repliche, mentre la Commissione Grandi Rischi aveva previsto proprio ieri un'altra forte scossa, identificando tre aree contigue (o segmenti) alla faglia che ha innescato il terremoto del 24 agosto.
Si tratta di aree che non erano state interessate da terremoti recenti di forte intensità, quindi con un grande potenziale sismico.
Di questi tre segmenti, uno è stato attivato lo scorso 26 ottobre, mentre gli altri sono rimasti stabili. Considerata la contiguità con gli eventi sismici recenti, gli esperti ritengono verosimile che possano attivarsi anche questi due, generando terremoti.
All'esito di questo rapporto, la Commissione ha raccomandato le amministrazioni competenti a tenerne conto e ad attivarsi per mettere in sicurezza le aree e gli edifici.