Pilù era il suo nome, un pinscher di piccola taglia dagli occhi dolci e lo sguardo quasi umano, la cui unica colpa è stata quella di essere il cane della ex fidanzata. L'uomo, un ventisettenne di pescia ha ripreso il massacro facendo un video e, qualche giorno fa ha deciso di pubblicarlo sui social network ed è stato proprio su facebook che la ex fidanzata ha visto lo scempio e trovato un responsabile di tale crudeltà. Il video è stato dopo poco immediatamente segnalato e rimosso dal social proprio per la brutalità delle immagini, difficili da descrivere ma sopratutto da comprendere.
Il piccolo cane viene strangolato, poi sbattuto al muro, poi infilzato con un pennarello più volte. Immagini crude, tremende e macchiate di sangue. Immediatamente è scattata la mobilitazione dalla serata di martedì che ha visto un presidio fisso di migliaia di persone sotto la casa del giovane che risiede a Pescia. Slogan urlati dai megafoni e striscioni portati a mano da tantissime persone ed associazioni animaliste.
Lega Nazionale per la difesa del cane si costituirà parte civile contro l'uomo che per rivalse personali ha massacrato e brutalmente seviziato il piccolo cane. L'inferno è sceso sulla terra e si è fatto uomo, in Toscana. Il video è atroce e mostra come l'aguzzino quasi divertendosi abbia continuato ad infierire i propri colpi mortali portando addirittura il piccolo pinscher a perdere la voce.
Una petizione online sul sito change.org ha raggiunto le settanta mila firme affinché si proceda con il licenziamento e conseguente arresto dell'uomo. nel frattempo polizia e carabinieri si danno il cambio sotto casa dell'uomo per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.
La ex fidanzata parla ai giornalisti affermando: " Non è facile rimanere calmi dopo quello che abbiamo visto.
Sono tre notti che non dormiamo ed io e la mia famiglia stiamo passando dei giorni veramente pesanti. Il mio ex è stato orrendo e io adesso chiedo giustizia ". Il giovane è stato denunciato al tribunale di Pistoia per maltrattamento (reclusione da 3 a 18 mesi o multa da 5 mila a 30 mila euro ) e uccisione di animale ( da 4 mesi a 2 anni di carcere ). La morte atroce di un animale è una violenza contro la civiltà.