L'Italia Centrale sprofonda nel terrore e la vittima più illustre è la Cattedrale di Norcia. Alle 7,40 di domenica 30 ottobre la popolazione ha avvertito una scossa di 6.5 gradi della scala Richter. Un sisma forte e prolungato, un Terremoto più intenso di quello che ha devastato Accumuli in agosto, che con differente energia è stato avvertito da Roma a Milano. I centri abitati dell'Umbria, la regione più colpita, erano già in stato di allerta e dunque evacuati per lo sciame sismico dei giorni scorsi, così al momento non si registrano "solo" una decina di feriti.

Feriti dovuti ai pensanti crolli di strade, ponti ed edifici. Tra questi risulta rasa al suolo una perla artistica della regione, la Cattedrale di Santa Maria Argentea, più nota a tutti come Cattedrale di Norcia.

Cattedrale di Norcia, il simbolo di questo nuovo terremoto

Le foto della Cattedrale di Norcia mostrano un "prima" e "dopo" che restituisce la furia di questa nuovo sisma e l'orrore che ha colto la popolazione al risveglio. Una chiesa molto antica, risalente all'impero romano ed edificata su un tempio originariamente dedicato alla dea Argentea. Da qui il nome della Cattedrale di Santa Maria Argentea, ricostruita nel 1570 con uno stile rinascimentale. Numerosi i crolli nel corso dei secoli, sempre dovuti ai terremoti, tanto che nel XVIII secolo crollò il campanile gotico.

L'ennesima ricostruzione fu dunque in stile neoclassico, con la facciata a capanna che riconosciamo ancora, nonostante quest'ultimo devastante sisma. Il portale ha elementi lignei del 1576, mentre il portale gotico alla sinistra ha giovato di una sistemazione antisismica a scarpata. Nella facciata neoclassica spiccano poi il rosone e le nicchie con statue.

Ricostruito nel XVIII secolo il campanile.

I tesori che custodiva la Cattedrale di Norcia

La struttura a tre navate della Cattedrale di Norcia purtroppo non ha retto all'impatto di questo terremoto che in un primo momento l'agenzia Reuters ha classificato di magnitudo 7.1 Richter. La bellissima chiesa è collassata su se stessa, e i tesori custoditi all'interno non si sa in quali condizioni versino.

Spiccano l'affresco della bottega dei Sparapane e i dipinti di San Benedetto e della Madonna con bambino. Imponente era anche l'organo a canne del 1743, mentre il crocifisso ligneo risaliva al 1494. Nell'attesa che si computino i danni materiali e alle persone, i fedeli inginocchiati a pregare al mattino presto davanti la Cattedrale di Norcia rasa al suolo, resta l'immagine simbolo di questo nuovo terremoto che ha devastato l'Italia. Una visione di estremo dolore, che non può essere ignorata dall'Europa come già sta accadendo sulla questione migranti.