"Il destino del presidente siriano Bashar al-Assad dipende dalla posizione della Russia". Un'ammissione forte, in effetti piuttosto calzante con la realtà attuale dei fatti. A pronunciarla sarebbe stato il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, nel corso di un incontro privato con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. A renderla nota è il Foreign Policy, che nella circostanza cita fonti diplomatiche. Per Tillerson, pertanto, la priorità dell'amministrazione Trump in Siria sarebbe connessa esclusivamente alla sconfitta definitiva dell'Isis.
La dichiarazione del capo della diplomazia USA è comunque contraddittoria, considerato che soltanto lo scorso aprile in occasione del presunto attacco chimico a Khan Sheikhun, lo stesso Tillerson aveva dichiarato "la necessità delle dimissioni di Assad per aver usato armi chimiche contro il suo stesso popolo".
'Il riconoscimento della vittoria politica di Damasco'
Il Foreign Policy va oltre, sostendo che le parole di Tillerson "riconoscono la vittoria politica del governo di Damasco grazie al supporto russo ed iraniano". Dal dipartimento di Stato di Washington, ad ogni modo, non sono fuoriusciti commenti circa l'incontro tra Tillerson e Guterres. "Gli Stati Uniti confermano il proprio impegno ai negoziati di Ginevra", è l'unica dichiarazione.
Si tratta del tavolo 'ufficiale' sulla questione siriana, anche se i risultati più importanti sono stati raggiunti ai colloqui di Astana orchestrati da Russia, Iran e Turchia, ai quali gli Stati Uniti sono invitati in qualità di osservatori. Se davvero l'intenzione di Washington è quella di affidare la soluzione politica della futura Siria nelle mani della Russia, è un grosso punto a vantaggio dell'attuale leadership di Damasco.
Mosca, ad onor del vero, ha sempre sostenuto che devono essere i siriani a scegliere Assad o qualunque altro governo e che, pertanto, il futuro del Paese sarà deciso da regolari elezioni che prevedano la partecipazione del presidente tutt'ora in carica. Qualche dettaglio in più potrà essere evidenziato a margine del prossimo G20, a seguito dell'atteso incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. Il supporto di Mosca nei confronti di Assad è una delle questioni prioritarie che il presidente degli Stati Uniti vuole discutere con il suo omologo russo.