Molte di quelle persone che hanno visto o vedranno il video presente in questo articolo, si chiederanno che cosa sta accadendo e cosa porta un funzionario della Polizia di Stato a comportarsi in questo modo nei confronti di un migrante in seguito allontanato dalla stazione. Il fatto di cronaca è avvenuto a Ventimiglia e sembra ingiustificato il comportamento del poliziotto nei confronti del ragazzo di colore, per qualsiasi cosa possa averlo scatenato. I giudizi sul web si sono subito infiammati e la maggior parte di essi sono a favore del poliziotto che, seppur in maniera 'esagerata' e non proprio consona al significato della divisa, è forse giustificato da quello che non si vede e che si presume verrà denunciato da lui stesso appena gli sarà fatto ricorso per la reazione avuta.
Il video della reazione sul web
La comparsa del video su Facebook, conseguentemente apparso su altri social e sulle testate giornalistiche di molte pagine web, è stato postato oggi dal gruppo 'Progetto20k'. Questa organizzazione nasce nel 2016 e si occupa di monitorare cosa avviene al confine di Ventimiglia, denunciare gli abusi messi in atto nei confronti di chi cerca di varcarlo e sostenerli facendone rispettare i diritti. Così, proprio durante un 'battibecco' alquanto acceso fra un migrante e un poliziotto di confine, qualcuno è riuscito a filmare ciò che accadeva denunciandolo qualche ora dopo al mondo intero. Questo gesto, oltre alla reazione pro o contro del popolo web, avrà certamente risvolti simili a quello di pochi giorni fa, quando un ragazzo di colore sulla sua bicicletta è stato filmato da una pattuglia della Polizia, mentre percorreva l'autostrada Torino-Bardonecchia 'fregandosene' del codice stradale.
Razzismo o eccesso di zelo?
Domanda che molti si staranno ponendo dopo aver visto il video e che non trova spiegazione nemmeno da parte di chi può essere giustificato dalla situazione immigratoria che starebbe vivendo l'Italia. Le parole del poliziotto sembrano essere davvero dure quando intima in tono acceso al migrante di colore di abbandonare subito la stazione ferroviaria.
Il fatto oggi al centro dell'attenzione mediatica non avrebbe avuto nessun contesto se dell'agente di polizia di Ventimiglia non si fossero aggiunte le parole "Qua non ci devi stare, ti devo chiedere scusa?" e poi al tentativo di dialogo dello straniero aggiunge "Non me ne fotte niente, te ne devi andare... tornatene in Burundi".
Ricordiamo che Ventimiglia confina con la Francia ed essendo il Paese ambito da molti migranti è luogo di molteplici diverbi con la Polizia di Stato che ha l'ordine di fermarli. E' forse questo l'eccesso di zelo contestato? A voi la risposta.
Se vuoi rimanere aggiornato su notizie di cronaca, gossip e lavoro, clicca su "Segui" in cima alla pagina.