L'orsa Kj2 è stata uccisa la scorsa notte dal Corpo Forestale di Trento, dopo l'ordinanza emessa dal Presidente della Provincia, Ugo Rossi: secondo Rossi, l'animale era troppo pericoloso per gli uomini e l'abbattimento è stato, quindi, necessario per garantire la sicurezza delle persone. Dopo l'avvenimento, avvenuto in un periodo di vacanze, probabilmente per non avere troppe attenzioni mediatiche, ha suscitato la rabbia della comunità interattiva e animalista. Il WWF e l'Organizzazione internazionale protezione animali procederanno una denuncia contro i responsabili dell'uccisione dell'animale.

Anche l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha criticato duramente l'orribile atto, lanciando una campagna di boicottaggio nei confronti dei prodotti del territorio Trentino.

L'aggressione a fine luglio

Durante la sua passeggiata nella zona laghi di Lamar, non molto distante da Trento, un idraulico settantenne si era imbattuto nell'orsa Kj2: il suo cane ha cominciato ad abbaiare, provocando la reazione dell'orsa, la quale ha attaccato l'uomo che, cercando di difendersi, si era gettato da un dirupo. Nel suo racconto, in cui sosteneva di essere stato aggredito alle spalle dall'animale, giudicava l'attacco come "gratuito e molto pericoloso", senza contare il fatto che, molto probabilmente, l'orsa stava difendendo i cuccioli.

Un'uccisione crudele e prepotente, secondo l'onorevole Brambilla, presidente del Movimento animalista. In una regione circondata dai monti, ricca di fauna, in molti hanno espresso il loro dissenso nei confronti di quest'azione. Inoltre, la popolazione degli orsi in Italia non è abbastanza numerosa da essere stabile, per cui il pericolo di estinzione è sempre presente.

Gli orsi sono presenti sul territorio nazionale da sempre, per cui la convivenza insieme agli esseri umani è possibile: quindi perché ricorrere ad una soluzione estrema come l'abbattimento, quando si potrebbe istruire la popolazione a reagire in maniera intelligente e controllata? L'orsa Kj2 aveva tutto il diritto di stare nel suo territorio e, come ogni animale che si sente in pericolo, aveva attaccato.

In Trentino c'è poco rispetto per la presenza dell'orso nei boschi, già dimostrata con l'uccisione dell'orsa Daniza. Anche questo animale è importante per l'ecosistema, se continuiamo ad ucciderli, rischiamo la rottura di un equilibrio che persiste da secoli.