Giro di boa domani per le feste natalizie verso il 2017 con il consueto Capodanno. Per il natale 2016, a Ferrara, si è segnalato un presepe d'artista atipico, originale e anche provocatorio: ovvero di Andrea Amaducci, celebre anche in Italia per le sue azioni performative antipolitiche, salito alla ribalta da alcuni anni come artista d'avanguardia per i suoi irresistibili alieni.

Il presepe extraterrestre

Cosi scrive Listone Magazine sul presepe controculturale dell'artista, chiamato da tutti 'L'Alieno': “La provocazione è totale e a 360 gradi: Andrea Amaducci si fa sberleffi in pochi metri di politici locali, associazioni e alcuni personaggi in vista della città.” .

Presentato nella cantina della casa dove Amaducci vive, in una via medievale storica di Ferrara (e fino al prossimo 8 gennaio), il cosiddetto Presepe cristiano-pagano è divertente e geniale provocazione totale: come nano installazioni, tipo appunto le statuine dei presepi tradizionali, dedicata alla Ferrara contemporanea. Al posto della Capanna tradizionale, un triste simbolo di certo degrado della città (il famoso Palaspecchi in rovina, da oltre un ventennio costruito e mai utilizzato per questioni mafiose poi folli burocratiche, ecc), statuine alternative di politici e personaggi locali, qua e là tanti alieni baby o mutanti, speranza futura di extraterrestri pacifici pronti a liberare e rivoluzionare la città.

Per farla diventare, prima o poi, l'artista stesso promotore di tale utopico fortunato slogan, come nel Rinascimento, per un neorinascimento del duemila, quando Ferrara 500 anni fa era New York, capitale d'Europa. Spesso oggi provocazione trasgressione e effetti speciali suonano vuoti e manieristici. Per l'alieno Amaducci invece è Arte in progress: già a suo tempo (e Media come anche Sky o La Stampa se ne sono ampiamente occupati) sia per i suo piccoli marziani di strada, sia per blitz in contesti politici (a un Convegno di CL a Rimini) l'ha dimostrato.

A dir poco “esplosivo” e simpatico un Carro Armato antiguerrafondaio con un diversamente “Cannone” antiproibizionista.

L'invasione pacifica aliena

Alcuni anni fa, Ferrara si svegliò con baby alieni, tipo Manga o Street Art, disegnati in mezza città, anche nel centro cittadino. Fu la prima di numerose performance diversamente hacker di Amaducci, perfettamente legale, in quanto “colpiva” soltanto muri o oggetti pubblici urbani degradati o semplicemente anonimi, puramente funzionali, tipo cassonetti.

Tra arte visiva, mostre in gallerie o scenari alternativi (Bar e simili), nel senso di alter nativi digitali, Andrea Amaducci è diventato famoso, vera icona dell'era elettronica e spaziale, tra atmosfere sia neosituazioniste o futurdada che evocazioni alla Miro stessa o certo astrattismo alla Kandinsky, Ambient o Urban Art, secondo certa critica attuale: una invasione pacifica di piccoli principi alieni dal tratto molto minimale, potenziati anche da amplificazioni video. Oggi, Amaducci è probabilmente per l'avanguardia l'artista più creativo di Ferrara e tra i principali in Italia per certa New Wave contemporanea e squisitamente “elettronica”.