Nel 2017 il Rap può tranquillamente essere considerato come il genere musicale di riferimento delle nuove generazioni, il modo di intendere l'arte caratteristico dell' hip hop – genuinamente competitivo e governato da dinamiche difficilmente comprensibili per i non appassionati – è ormai diventato parte integrante del nuovo tessuto socio-culturale italiano, influenzando l'immaginario delle nuove generazioni, creando una sorta di frattura tra chi segue il genere e chi invece ignorandolo non riesce a coglierne le dinamiche e di conseguenza i motivi alla base del successo.

Curiosamente però, molte fratture generazionali e incomprensioni sono riscontrabili anche all'interno dello stesso pubblico hip hop, caratterizzato ormai da due modi molto diversi di intendere 'il gioco'.

L' immagine prima delle parole

Se le nuove leve – come ad esempio Sfera Ebbasta, o la controversa Dark Polo Gang – devono buona parte del loro successo ai social network e fanno dell'immagine un vero e proprio status symbol, prestando sempre estrema attenzione al vestiario e agli accessori mostrati nei quotidiani post su Facebook e Instagram, molti tra gli esponenti della vecchia generazione, al contrario, non si stancano mai di ripetere un concetto un tempo scontato e banale, che però oggi molti rappusi di nuova generazione sembrano aver incredibilmente dimenticato: l'importanza della musica, dello stile e delle rime, che devono sempre e comunque essere messe in primo piano rispetto a vestiti firmati, orologi e accessori vari.

Lo sfogo di Clementino

L' ultimo rapper ad aver voluto sottolineare quanto nel rap dovrebbe essere marginale il ruolo dell'immagine rispetto alle capacità tecniche è stato Clementino, che attraverso una serie di brevi video diffusi via Instagram ha spiegato come, nella sua idea, l'unico parametro per giudicare il valore di un rapper sia da individuare nella sua capacità di rappare, un concetto che potrebbe sembrare ovvio, ma ormai non lo è più.

Queste le parole del rapper partenopeo:

'Il rap serio non viene dagli orecchini, dalle collane o dagli orologi. Il rap serio viene dalla mente, dalle palle e dal cuore. Se sai fare rap puoi scendere anche con la canottiera, le mutande e le ciabatte. Se sai fare rap puoi venire anche con la cravatta. [..] Non è l'orologio o la collana da 70 miliardi di euro che ti da il rap [..] non è che se c'hai il dente d'oro messo lì e la camicetta abbinata sai fare il rap.

[..] Non è che se fai quaranta miliardi di likes sotto la fotografia sei un bravo rapper.. perché se tu sei un bravo o meno lo decidiamo noi, gente che sta nel rap italiano con tutti e due i piedi dentro da anni.'