E alla fine in Grecia ha davvero vinto Alexis Tsipras col suo partito Syriza. Ha ottenuto il 36,6% dei voti, ma non raggiunge la maggioranza assoluta per soli due seggi. E proprio stamane, in poche ore, ha già raggiunto un accordo alquanto bizzarro con la destra nazionalista, "Greci indipendenti", guidati dal leader Panos Kammenos. Un accordo basato su postulati anti-Troika, ossia tra chi non vuole rispettare i patti stilati dai precedenti governi greci per restare nell'Unione europea. In Italia sembrano tutti, o quasi, entusiasti di questa vittoria, tra chi si paragona a Tsipras, come il Pd, chi è felice della sua vittoria perché è uno schiaffo all'Ue, come Salvini, e chi spera di poter trovare in Syriza una nuova linfa per sopravvivere, come Vendola.

Fatto sta che se la Grecia non rispetta il debito anche noi italiani, come tutti gli altri Paesi europei, ci andremo a perdere. E pure tanto, essendo i terzi in termini di capitali immessi. Vediamo quanto.

I calcoli

Due conti, non poco preoccupanti, li fa Bloomberg: il nostro Paese, considerando le nostre quote di partecipazione nel fondo salva-stati Esm, nella Bce e nell'Fmi, è esposto verso gli ellenici per una cifra pari a quaranta miliardi di euro. Più di noi hanno versato solo Germania (sessanta miliardi) e la Francia (quarantasei miliardi). Il loro debito è pari a 322 miliardi di euro, e solo il 17% è legato a privati. Il resto è così diviso: il sessantadue percento tra i Paesi dell'Eurozona, il dieci percento al Fondo monetario internazionale, l'otto percento alla Banca centrale europea e il tre alla Banca centrale greca.

Dunque, i capitali immessi dall'Italia vengono fuori tanto dal prestito come membro dell'Eurozona, quanto come socio della Bce di cui detiene il 12,3 percento del capitale e dell'Fmi, di cui invece ne detiene circa il tre percento. Di qui, il calcolo che si aggira intorno ai quaranta miliardi di euro.

Politica molto frammentata

La situazione greca che emerge dal voto di ieri è a dir poco molto frammentata.

Il partito socialista, che ha governato in questi anni è addirittura passato dal 43% di qualche anno fa al 4%. Mentre Alba Dorata si attesta come terza forza politica, attestandosi intorno al 6%. Sebbene alle penultime elezioni abbia sfiorato il 17. Gli arresti del leader fondatore, Nikolaos Michaloliakos, e di altri vertici ne hanno ridotto la forza.