Arrivano novità per quanto riguarda le domande per i sussidi di disoccupazione pervenute all'Inps. Dal 15 luglio ad oggi, infatti, sembrano essere arrivate oltre 430 mila domande, ma soltanto 200 mila sarebbero state evase. A spiegare il perché di questi rallentamenti è stato proprio il presidente dell'Inps Tito Boeri.

Le dichiarazioni di Boeri

Chi aspetta i soldi dalla Naspi, la nuova prestazione di assicurazione sociale, dovrà pazientare ancora un po'. I pagamenti tarderanno ad arrivare, e rallentamenti ci saranno ancora per circa un mese. Proprio a causa della nuova riforma del lavoro, la popolazione dovrà ancora attendere.

La metà dei disoccupati non ha ricevuto nemmeno un euro, e tra questi sono presenti anche i precari della scuola. Il presidente Tito Boeri afferma che esistono delle procedure che sono cambiate, e che adesso vanno nuovamente messe a regime. Bisogna fare molti controlli ogni volta che si rilascia un pagamento, altrimenti i soldi vengono buttati. Al centro della questione sembra esserci proprio il passaggio dall'Aspi alla Naspi, che è entrata in vigore da maggio, ma che soltanto a metà luglio è stata avviata. Anche con la precedente Aspi c'erano comunque dei ritardi a causa della Tesoreria unica, ma ancora oggi c'è chi non è mai stato liquidato.

Il presidente dell'Inps ha affermato che riescono ad evadere circa 7 mila domande al giorno non a causa di problemi al terminale, ma perchè la nuova procedura da utilizzare è molto piu' complessa.

Le proteste per i ritardi

Le rassicurazioni di Boeri non servono, però, a rassicurare i precari e i disoccupati, che protestano sulla rete. Anche i sindacati chiedono spiegazioni, e in molti si chiedono come mai l'Inps non sia ancora riuscita a creare un programma per operare con efficienza e garantire servizi rapidi ai cittadini. La questione arriverà nei prossimi giorni in Parlamento, poichè già il Movimento 5 Stelle ha presentato l'interrogazione.

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