Un altro tassello si aggiunge alla questione tormentata dei quota 96, i quattromila docenti e insegnanti della scuola rimasti fuori dall'accesso alla pensione con l'entrata in vigore della riforma Fornero, il DL 201/2011 convertito in legge n. 214/2011, anche conosciuto come decreto salva Italia.

Pensione quota 96 scuola: la proposta dell'Anief

Questa volta interviene l'Anief, l'associazione sindacale professionale che chiede al Governo di intervenire per evitare che i quota 96 Scuola rimangono ancora imbrigliati nelle tele della riforma Pensioni Fornero, introducendo una deroga al disegno di legge n.

1558. Tale ddl attualmente all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato contiene una serie di modifiche riguardanti i requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso alla pensione. Proprio il presidente Anief, nonchè segretario organizzativo Confedir, Marcello Pacifico ha affermato che l'unica possibilità rimasta per l'accesso alla pensione per i quota 96 scuola è quella di inserire una deroga al disegno di legge 1558, mandando così finalmente in pensione quei 4mila lavoratori della scuola che aveva iniziato l'anno scolastico 2011/2012 presentando regolare domanda di pensione, salvo poi rimanere incastrato dall'entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.

201, convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, la riforma pensioni Fornero.

Problema copertura finanziaria

La deroga rappresenta davvero l'ultima chance per evitare che i docenti rimangano in servizio per il secondo anno consecutivo, realizzando anche il famoso turn over nella scuola. Qualcuno potrebbe criticare la proposta dell'Anief, adducendo la mancanza di copertura finanziaria.

Risponde lo stesso presidente Pacifico, affermando che basterebbe usare anche una piccola parte dei guadagno che lo Stato percepisce dal gioco d'azzardo. E i conti tornerebbero.

Presidio Quota 96 al MIUR: data e orario

Da ultimo, l'associazione sindacale professionale annuncia il suo sostegno al presidio, organizzato dai "Quota 96" della scuola, in programma mercoledì 30 settembre 2014, dalle ore 10, per chiedere al Ministro di dare una risposta univoca e risolutiva della questione.