Vediamo quali sono nel 2014 e 2015 i requisiti Inps per le Pensioni di vecchiaia e anticipata, le novità possibili e il caso delle pensioni con Opzione contributivo donne, con le scadenze e le speranze rimaste di una proroga da parte del Governo guidato da Matteo Renzi. Iniziamo dai requisiti INPS per le pensioni di vecchiaia di donne e uomini nel 2014 e 2015 (dal 2016 sono previsti nuovi parametri legati all'adeguamento alla speranza di vita). I requisiti per la pensione di vecchiaia degli uomini, che siano dipendenti pubblici, del privato oppure lavoratori autonomi, sono di 66 anni di età e 3 mesi, mentre per le donne la pensione di vecchiaia può essere richiesta al maturamento dei 66 anni e 3 mesi nel caso delle dipendenti statali, mentre i requisiti per il pensionamento sono di 64 anni e 9 mesi per le donne lavoratrici autonome, e di 63 anni e 9 mesi per le dipendenti del privato.

I requisiti INPS per le pensioni anticipate, ex d'anzianità, nel 2014 e 2015, sono di 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e di 41 anni e 6 mesi per le donne. Per la pensione anticipata le novità di cui si è tanto parlato nei mesi scorsi non sono arrivare: la Legge di stabilità ha rappresentato una completa delusione per quanto concerne la previdenza. Sono ancora in ballo alcune possibili novità sulle pensioni anticipate, come la flessibilità in uscita e la Quota 100, ma le speranze di vederle attuate sono relativamente scarse. Tra le novità del fronte pensioni occorre anche ricordare che al momento è in corso un acceso dibattito sul referendum per la possibile abolizione della Legge Fornero, il che comporterebbe un terremo per la pensione di innumerevoli italiani, tuttavia la situazione al momento è confusa ed è difficile dire se cambierà davvero qualcosa.

Per quanto riguarda le pensioni con Opzione contributivo donne a 57 o 58 anni di età e 3 mesi (tra i requisiti anche 35 anni di contributi sulle spalle), con uscita anticipata ma calcolate con il metodo contributivo e pertanto foriere di assegni pensionistici di importi più bassi, la situazione resta ferma. Tra fine novembre (dipendenti del settore privato) e fine dicembre 2014 (dipendenti statali del pubblico impiego) scadono i termini per inviare le domande per il pensionamento con Opzione Donna, mentre le pensioni contributive delle lavoratrici autonome i termini sono già scaduti lo scorso maggio.

Sulla base di motivazioni davvero difficili da comprendere, nonostante il grande successo dell'Opzione Donna e i risparmi notevoli che comporta a lungo termine per le casse statali, la tanto attesa proroga dei tempi di invio delle richieste di pensionamento (già promessa più di una volta dalla classe politica, peraltro), non sembra possa arrivare a breve.

Ci si può sempre sperare, ma non sembra che il Governo Renzi sia intenzionato a risolvere la situazione in tempi brevi. Ricordiamo che i requisiti INPS per le pensioni citati nell'articolo dovrebbero variare a partire dal primo gennaio 2016, in base a un nuovo adeguamento alla speranza di vita in Italia.