E’ormai scattato il countdown in vista dell’entrata in vigore del nuovo Regime dei Minimi 2015 previsto in Legge di Stabilità per i possessori di partite Iva: il testo verrà approvato da Palazzo Madama entro un paio di giorni, al massimo entro giorno 20, con gli oltre 90 emendamenti presentati dal governo che andranno dunque valutati in tempi record. Stando a quanto dichiarato a Il Sole 24 Ore dal piddino e relatore al ddl stabilità in commissione Bilancio al Senato Giorgio Santini, la partita su Regime dei Minimi 2015, Irap e fondi pensione è ancora aperta, ma al momento non filtrano indiscrezioni circa la ratifica di modifiche sostanziali.

In assenza di clamorosi ribaltoni dunque, dal primo gennaio dell’anno che verrà entrerà in vigore un nuovo Regime dei Minimi 2015 con accesso fissato per i professionisti a 15mila euro e imposta sostituiva calibrata al 15%. Che in aggiunta all’aliquota per la gestione separata INPS che dovrebbe salire al 33% farà senza dubbio concretare lo spettro della soglia di povertà per chiunque deciderà di aprire partita Iva col nuovo Regime dei Minimi 2015.

Regime dei Minimi 2015, Legge di Stabilità e Partite Iva: no modifiche, ecco il countdown – Fondamentale ‘eludere’ la scadenza del 31 dicembre 2014

La situazione che abbiamo appena dipinto a proposito del nuovo Regime dei Minimi 2015 che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio ha spinto numerosi commercialisti e liberi professionisti a lanciare campagne di sensibilizzazione indirizzate a giovani e futuri imprenditori: l’imperativo è affrettarsi per aprire partita Iva col vecchio Regime dei minimi entro il 31 dicembre 2014. Interessante anche l’analisi comparsa sul quotidiano La Stampa, che nella giornata di oggi ha evidenziato come ‘l’ideale sarebbe non solo aprire partita Iva entro il 31 dicembre ma anche fatturare qualcosa per scongiurare eventuali contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate’. Intercettato dalla redazione de Il Sole 24 Ore, Giorgio Santini ha sottolineato che in merito al Regime dei Minimi 2015 ‘il cantiere è ancora aperto’, ma le indiscrezioni che filtrano da Palazzo Madama in aggiunta al poco tempo disposizione dell’Esecutivo che vuole un’approvazione della Legge di Stabilità in Senato entro pochissimi giorni suggeriscono che il quadro non muterà. L’invito ad aprire partita Iva col vecchio regime dei minimi viene ad essere giustificato dal fatto che chi lo ha sottoscritto non verrà toccato da quanto previsto a proposito del Regime dei Minimi 2015: rimarrà dunque valido il limite dei 5 anni o del compimento dei 35 anni di età per poter fruire di un regime agevolato pensato per le giovani generazioni, quello stesso target che dalle nuove statuizioni previste in Legge di Stabilità rischia di ricevere una mazzata che sa di sentenza. Il limite dei 15mila euro di accesso è infatti da intendersi al lordo, con la soglia di povertà a divenire a questo punto l’unico e più diretto scenario possibile. Non appena il Senato avrà ufficializzato la propria decisione ve la comunicheremo: cliccate il tasto ‘Segui’ in alto a fianco al nome dell’autore per continuare a rimanere aggiornati.