Vivi più che mai i dibattiti intorno alla pensione anticipata, si discute su più fronti sulle possibili manovre da attuare per "ritoccare" la Riforma Fornero. Al fine di evitare il referendum abrogativo proposto da Salvini, c'è chi propone la pensione anticipata anagrafica (62 anni) e chi quella contributiva ( 40 anni di contributi), chi soluzioni intermedie (Quota 100, prestito Inps).

Pensione anticipata anagrafica (62 o 57 anni) o contributiva (40-41 anni)

Gli ultimi emendamenti proposti in legge di Stabilità, per quanto concerne il comparto pensionistico, hanno sortito alcuni effetti positivi, per quanto concerne i precoci e gli usuranti è infatti passato quello a firma Gnecchi-Damiano, che consentirà da gennaio 2015 fino alla fine del 2017 a coloro che hanno maturato i requisiti contributivi richiesti per legge (41 anni e mezzo per le donne e 42 anni e mezzo per gli uomini) di poter accedere alla pensione anticipata anche prima dei 62 anni senza incorrere in alcuna penalizzazione.

Restano i dubbi, stando alle parole di Morando, che lo stop sulle penalizzazioni possa essere limitato, come avrebbe voluto un altro emendamento, solo alle Pensioni inferiori ai 3500 euro lordi al mese.

Altro passo in avanti è stato fatto per l'opzione donna ancora non prorogata, ma almeno lasciata in standby, fino a nuove disposizioni del Ministero del Lavoro. L'Inps accoglierà le domande di pensione anticipata a 57 anni per le dipendenti e 58 per le autonome fino al 31/12/2015 come previsto dalla Legge Maroni 243/2004, ossia prima dell'emanazione della circolare Inps 35/2012. Un piccolo lumicino per le lavoratrici donne, anche se ancora nessuna certezza.

Pensione anticipata 2015: quali le possibili alternative tra Quota 62, Quota 100, Mini pensione, 40 anni di contributi?

Poletti fa sapere che il governo per il 2015 sta vagliando ipotesi pensionistiche in favore della flessibilità, probabilmente con lo scopo di scongiurare il referendum abrogativo proposto dalla Lega.

Potrebbero dunque essere prese in considerazione dal Governo le due proposte volute da Damiano la Quota 100, intesa come somma tra età anagrafica e contributiva, o la pensione anticipata anagrafica (a partire dai 62 anni) una volta raggiunti i 35 anni di contributi, che permetterebbe ai lavoratori di accedere anzitempo alla quiescenza attraverso un meccanismo di penalizzazioni e premi a seconda che si decida di uscire prima o dopo rispetto al requisito anagrafico attualmente richiesto dalla Legge Fornero (66 anni).

La stessa Elsa Fornero avrebbe proposto tra le righe, nelle sue ultime dichiarazioni ad Adnkronos, di consentire la pensione anticipata contributiva. Molti i lavoratori favorevoli a questa opzione che permetterebbe di accedere alla pensione anticipata indipendentemente dall'età a chi abbia versato 40 anni di contributi. Resta sempre al vaglio la mini pensione con prestito Inps che permetterebbe ai lavoratori, a cui manchino pochi anni al prepensionamento di poter accedere da subito alla quiescenza con un assegno pari a 600-700 euro.

Il prestito dovrà poi essere reso attraverso piccole decurtazioni mensili sull'assegno pensionistico finale.

In attesa di certezze sono molte ad oggi le proposte, siano esse di pensione anticipata anagrafica (62 anni) o contributiva (40 anni), che potrebbero risollevare le sorti di molti lavoratori disagiati in attesa da tempo che venga risolto il loro dramma previdenziale.

Quale, a vostro avviso, delle suddette proposte, potrebbe essere la migliore?