Riprende vigore il dibattito connesso al caso Pensioni Quota 96 Scuola: con l'arrivo del nuovo anno e l'approvazione del Jobs Act diversi giuslavoristi hanno accantonato il tema connesso al riassetto del mercato del lavoro per tornare a concentrarsi sulla questione collegata all'uscita dall'impiego. Su tutti il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che a poche settimane dall'elezione di Tito Boeri alla presidenza dell'Inps è tornato a pressare governo Renzi ed istituzioni affinchè vengano risolte le tante vertenze previdenziali ancora in piedi.

Accorato e deciso l'appello che Damiano ha mosso in particolare verso Boeri e l'INPS, soggetti che lo stesso Damiano ritiene decisivi per l'approvazione di una riforma delle pensioni che possa dirsi ampia e articolata. Anche il premier Renzi e numerosi esponenti del suo governo, a cominciare dal ministro Poletti, si sono detti disposti a trattare i tanti temi previdenziali ancora sul tavolo: il 2015 dovrà essere l'anno della svolta, potrà esserlo anche per quel che concerne il caso pensioni Quota 96 Scuola?

Pensioni Quota 96 Scuola, Damiano sprona Boeri e l'INPS: decisivo il volere di Renzi

'La nomina di Boeri all'INPS deve essere l'occasione per affrontare quei temi sulla previdenza che sono stati trascurati sino ad oggi. Ricordiamo al commissario in pectore dell'INPS che oltre alla revisione dell'età pensionabile ci sono anche altri temi previdenziali da affrontare con una certa urgenza: ad iniziare dalle ricongiunzioni, gli esodati, l'opzione donna, i macchinisti delle ferrovie e i Quota 96 della Scuola. Si tratta di un pacchetto di problemi causati da errori legislativi ai quali va posto riparo se si vuole perseguire un criterio di giustizia sociale': con queste parole Cesare Damiano ha inteso smuovere le coscienze delle alte sfere spingendo governo Renzi, INPS e Boeri ad adoprarsi in vista di una riforma che tra gli altri possa risolvere anche il caso pensioni Quota 96 Scuola. Al momento pare difficile che una soluzione alla vicenda giunga da provvedimenti paralleli: Damiano spinge in particolare per un riassetto della pensione anticipata con specifico riferimento ai lavoratori privati, il tutto non per una questione di discriminazione nei confronti del pubblico impiego ma per via del fatto che quest'ultimo è già stato interessato da importanti novità a margine della riforma della PA. Provvedimento che similmente alla Legge di Stabilità ha mancato non solo di risolvere ma anche solo di trattare il caso pensioni Quota 96 Scuola. Boeri e i vertici dell'INPS non si sono direttamente pronunciati sulla vicenda dei Quota 96 ma hanno già fatto sapere che appoggeranno il governo Renzi aiutandolo a costruire una riforma che possa risultare sostenibile e allo stesso tempo efficace: decisivo, come al solito, sarà il volere del premier Renzi, che nel corso del 2014 ha più volte denigrato il caso pensioni Quota 96 Scuola sostenendo come le persone da aiutare per davvero fossero quelle senza lavoro. Giustissimo rivolgere il proprio sguardo a questi soggetti, ma un diritto violato rimane un diritto violato. Le ultime vicende d'attualità, senza fare nomi e cognomi o entrare in particolarismi nei quali non intendiamo cimentarci, dimostrano ampiamente come in Italia si sia sempre pronti a stracciarsi le vesti di dosso solo se vengono infranti diritti sacrosanti al di fuori dei nostri confini. Si stenta invece enormemente a guardare alle ingiustizie di casa nostra, con il caso pensioni Quota 96 Scuola a costituire solo uno dei tanti casi che potremmo citare. Le prossime settimane saranno decisive per capire il peso che Boeri e l'INPS potranno avere in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' collocato in alto, al di sopra del titolo dell'articolo.