Riprende con grande forza ed impeto il dibattito riferito a previdenza e riforma pensioni 2015: con l'arrivo del nuovo anno sembra aver ripreso vigore anche l'operato del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che nell'ultimo mese del 2014 si era concentrato quasi del tutto sul Jobs Act. Dall'ex ministro del lavoro sono dunque giunti nuovi appelli affinchè il governo Renzi imposti una riforma delle Pensioni 2015 ampia ed articolata: Damiano punta in particolare sulla configurazione di Quota 100, una manovra che assicurerebbe maggiore flessibilità all'intera macchina previdenziale.

Il presidente della Commissione Lavoro è inoltre tornato ad attaccare lo stesso governo Renzi, reo di aver avallato il provvedimento del MEF che ridefinisce i requisiti Inps di accesso alla pensione anticipata. Nella nuova partita previdenziale fondamentale sarà anche il ruolo di Tito Boeri, neo presidente dell'ente pensionistico, che lo stesso Damiano ha tenuto a responsabilizzare: servirà anche il suo contributo per poter ottenere una riforma delle pensioni 2015 che agisca finalmente in profondità. Gennaio sarà il mese decisivo anche per quel che concerne la possibile abolizione della Legge Fornero: giorno 14 la Corte Costituzionale deciderà infatti se dare o meno il via libera al referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord.

Un eventuale pronunciamento positivo potrebbe rimescolare radicalmente le carte in tavola.

Riforma pensioni 2015, Quota 100, Legge Fornero e requisiti INPS: Damiano e il referendum - Un si della Corte Costituzionale aprirebbe la porta a nuovi scenari

Come accennato in apertura, parlando di previdenza e riforma pensioni 2015 non si possono ignorare le ultime dichiarazioni rilasciate da Cesare Damiano: 'Diverse settimane fa ho proposto al ministro Poletti di adottare la Quota 100, vale a dire 40 anni di contributi e 60 di età, 39 e 61 e così via. Il Governo non può nuovamente eludere il problema, deve intervenire' ha chiosato l'ex ministro del lavoro, certo di come sia venuto il momento di agire senza più indugi. La configurazione di Quota 100 doterebbe la macchina previdenziale di quella maggiore flessibilità in uscita tanto invocata in questi ultimi mesi ma mai attuata. Quello di creare un sistema più flessibile deve essere l'obiettivo numero uno della prossima riforma delle pensioni 2015, ma a questo fine, stando sempre al Damiano pensiero, ne andranno affiancati di altri: 'La nomina di Boeri all'INPS deve essere l'occasione per affrontare quei temi sulla previdenza che sono stati trascurati sino ad oggi: pensiamo ai lavoratori precoci, alle ricongiunzioni, agli esodati, all'opzione donna, ai macchinisti delle ferrovie e ai Quota 96'. In chiusura Damiano si è scagliato contro l'ultimo provvedimento ratificato dal MEF, che ha approvato l'inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione anticipata a partire dal 2016. Dal prossimo anno serviranno in particolare 4 mesi di lavoro in più, misura che ha già scatenato l'ira di parecchi attori politici: 'Il Governo Renzi è senza ritegno: aumenta di quattro mesi l'accesso alle pensioni e di tre mesi per gli esodati continuando a fregare soldi dalle tasche dei più deboli' ha eloquentemente dichiarato al riguardo il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga. Proprio la Lega si prepara a vivere un momento decisivo: giorno 14 gennaio la Corte Costituzionale deciderà infatti se dare il proprio benestare al referendum pro abolizione della Legge Fornero promosso dal Carroccio nei mesi scorsi. Certo un'eventuale si con successiva elisione della stessa Legge Fornero cambierebbe radicalmente le carte in tavola, aprendo nuovi scenari in vista di una riforma delle pensioni 2015 che dovrebbe in primis riconfigurare l'età pensionabile. Seguiremo l'evolversi degli eventi, cliccate il tasto 'Segui' poco sopra il titolo del pezzo per continuare a rimanere aggiornati.