Giungono importantissime novità in merito a riforma pensioni 2015 e previdenza: le ultime notizie aggiornate ad oggi, 26/01, si riallacciano a quanto accaduto la scorsa settimana, con il vertice italo-tedesco che ha visto protagonisti Angela Merkel e Matteo Renzi ad aver fornito le giuste risposte all'ex sindaco di Firenze. Il governo guidato dal leader del Pd ha in mente una riforma delle Pensioni 2015 ispirata alla creazione di una sistema più flessibile e meno rigido rispetto a quello attualmente 'disegnato' dalla Legge Fornero: il provvedimento è stato appena 'salvato' dalla Consulta che ritenendo inammissibile il referendum promosso dalla Lega Nord ha indirettamente contribuito a scongiurare un problema di finanza pubblica, dato che grazie alle stessa Legge Fornero lo Stato italiano risparmierà circa 80 miliardi di euro sino al 2021.

La Legge va comunque modificata, ma prima l'Italia ha bisogno del lasciapassare dell'UE, un sì che Renzi pare abbia ricevuto in occasione dell'incontro avuto a Firenze con la cancelliera di ferro. Passeggiare all'ombra della Galleria degli Uffizi avrà scaldato il cuore del leader tedesco? Nient'affatto, ma a quanto pare la Merkel sosterrà la proposta che Renzi ha in mente di avanzare in sede europea. Un programma che se accolto potrebbe cambiare molti dei futuri scenari attinenti a riforma pensioni 2015 e previdenza.

Riforma pensioni 2015, news oggi 26/01: Legge Fornero e patto Renzi-Merkel, l'UE dice sì - Pronto un 'tesoretto' da 4-5 miliardi di euro

Il governo Renzi sta già lavorando alla riforma delle pensioni 2015, ma nonostante le numerose proposte fatte pervenire da forze politiche e sindacati il problema rimane sempre lo stesso: il reperimento di adeguate coperture economiche o comunque la messa in moto di misure che potrebbero garantire un certo quantitativo di danaro senza compromettere i delicati equilibri della nostra economia. Il premier spera allora di poter modificare i margini di flessibilità già stabiliti dall'UE spingendo per l'introduzione di nuove regole di calcolo del deficit strutturale, norme che consentano per l'appunto di reperire il tesoretto di cui l'Italia ha un estremo bisogno per alimentare la riforma della previdenza. Le notizie relative alla riforma delle pensioni 2015 aggiornate ad oggi, 26 gennaio, ci dicono dunque che il Premier Renzi ha intenzione di chiedere all'UE la possibilità di neutralizzare le spese degli investimenti produttivi rispetto ai calcoli dei deficit statali, cosa già in questo 2015 potrebbe assicurare all'Italia una somma dai 4 ai 6 miliardi di euro.



Pare che la proposta formulata da Renzi abbia incontrato il parere positivo di Angela Merkel, che in Commissione UE a questo punto dovrebbe sostenere la posizione del Premier italiano. La sensazione è che il nostro governo voglia varare una riforma delle pensioni 2015 simile a quella ratificata in Germania, dove sono stati introdotti requisiti di accesso alla pensione anticipata uniformati per tutte le categorie lavorative. Alcuni economisti mettono in dubbio la bontà della manovra operata da Angela Merkel definendola pericolosa per i conti pubblici tedeschi, ma l'Italia punta comunque ad una semplice 'ispirazione' che in concreto verrà poi ricalibrata sulla base del particolare contesto di riferimento (certo le fondamenta economiche dell'Italia non sono paragonabili a quelle della Germania e Renzi lo sa benissimo). Che dire, adesso che l'UE ha dato il proprio ok Renzi non ha più scuse: una riforma delle pensioni 2015 va ratificata nell'immediato, altrimenti, come sottolineato dal ministro Poletti, 'si andrà incontro ad un problema sociale'. Seguiremo gli sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.