E' stato revocato lo sciopero indetto agli Uffizi e negli altri musei di Firenze dai lavoratori addetti ai servizi museali per i giorni di Pasqua. Alla soluzione della vertenza si è giunti grazie alla firma di un'intesa tra il Ministero dei Beni Culturali, Mibact, ed i sindacati, che prevede l'inserimento, nei prossimi bandi di gara per l'affidamento dei servizi, di una clausola di salvaguardia in difesa dei livelli occupazionali e retributivi.

Lo sciopero di Pasqua agli Uffizi: i motivi della protesta.

Lo sciopero era stato indetto per il weekend di Pasqua dai dipendenti della Società Opera Laboratori che gestisce i servizi aggiuntivi di book shop, accoglienza e biglietteria nei 17 musei statali di Firenze, tra i quali gli Uffizi e l'Accademia.

I motivi della protesta scaturivano dalla riforma prevista dal ministro Dario Franceschini che, allo scopo di garantire maggiore trasparenza ed economicità nella gestione dei servizi museali, prevede l'assegnazione degli stessi attraverso la pubblicazione di un bando.

Il rischio, paventato dai 300 lavoratori della Società Opera Laboratori, era quello che la società vincitrice del bando non fosse vincolata al mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, mettendo a rischio il posto degli attuali dipendenti a vantaggio di nuovi assunti per i quali usufruire delle agevolazioni previste dal Jobs Act.

La vertenza si trascinava da mesi e pareva destinata a risolversi già nello scorso 6 febbraio, quando lo stesso ministro Franceschini aveva rassicurato i lavoratori fiorentini sull'inserimento della clausola di salvaguardia nel bando in preparazione.

Clausola alla quale, però, non veniva fatto alcun riferimento nella nota dei giorni scorsi con la quale il Mibact preannunciava la pubblicazione del bando.

Di fronte alla prospettiva di perdere il posto di lavoro, i lavoratori dei musei fiorentini erano ricorsi all'arma dello sciopero dal mettere in atto nei giorni in cui maggiore sarebbe stata l'eco della protesta: il weekend di Pasqua, quando Firenze diventa meta di migliaia di turisti da tutto il mondo che si mettono in coda per ammirare i tesori custoditi agli Uffizi e negli altri musei fiorentini.

Lo sciopero di Pasqua agli Uffizi: pericolo scongiurato.

La firma dell'accordo tra Ministero e sindacati scongiura il pericolo di una brutta figura internazionale che anche l'Autorità garante degli scioperi aveva provato ad allontanare nei giorni scorsi dichiarando 'illegittimo' lo sciopero di Pasqua.

Il Garante aveva infatti ricordato che la legge sul diritto di sciopero inserisce tra i servizi pubblici essenziali, per i quali sono previste restrizioni al diritto di sciopero, anche le attività connesse alla sorveglianza e alla vigilanza dei beni culturali.

Un pronunciamento, quello del garante, che non sembrava aver convinto i sindacati a revocare lo sciopero, tanto che il sindaco Dario Nardella era arrivato a chiedere la precettazione degli scioperanti.

Con l'intesa odierna, i lavoratori addetti ai servizi aggiuntivi dei musei fiorentini saranno regolarmente al loro posto nei giorni del 4 e 5 aprile, consentendo ai turisti che affolleranno Firenze in quei giorni di ammirare i capolavori del Rinascimento custoditi nei suoi musei.