La commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, presieduta da Cesare Damiano (Pd) ha deliberato ieri, su proposta dell'ufficio di presidenza della commissione e dei capi dei gruppi parlamentari in commissione, l'avvio all'indagine conoscitiva sulle disparità tra donne e uomini in materia di trattamenti previdenziali. Un lavoro di studio e analisi che punta a dare un contributo alla discussione in corso sulla riforma Pensioni 2015 e le modifiche alla legge Fornero.

Pensioni, disparità tra uomini e donne: parte indagine alla Camera

Nel corso dell'indagine parlamentare saranno sentiti in audizione i ministri del Lavoro Giuliano Poletti e dell'Economia Pier Carlo Padoan, rappresentanti del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i vertici dell'Inps, dell'Inail, dell'Istat, la Consigliera nazionale di parità; i leader de sindacati, i segretari dei patronati e i rappresentanti di associazioni che svolgono attività lavorative di tipo familiare, ma anche tecnici ed esperti, rappresentanti di centri e istituti di ricerca che abbiano le competenze per dare un contributo utile a individuare nuovi elementi di valutazione e di informazione, anche a livello comparato, sulle disparità in materia previdenziale tra uomini e donne e quindi sull'impatto in termini di genere della normativa previdenziale.

Donne, dati Istat: il 50,5% delle pensionate non arriva a 1000 euro

L'analisi delle statistiche relative alle pensioni erogate dall'Inps evidenzia la significativi squilibri a sfavore delle pensionate. Le 8.668.073 pensioni erogate alle donne, secondo i dati aggiornati dall'Istat allo scorso dicembre, rappresentano il 52,9% dei beneficiari di trattamenti previdenziali, ma il 55,8% della spesa complessiva pari a 152 miliardi di euro.

Questi numeri trovano "giustificazione" nel fatto che per le donne l'importo medio delle pensioni è più basso: il reddito previdenziale medio per le lavoratrici a riposo è, secondo i dati Istat, pari a 13.921 euro, molto meno in confronto a 19.686 euro percepiti mediamente dagli uomini. Il divario tra le pensioni medie di uomini e donne è pari al 32%.

Più della metà delle pensionate (50,5%) percepisce redditi pensionistici inferiori a 1.000 euro al mese, mentre gli uomini al di sotto di tale soglia sono solo il 31%.

Pensione anticipata, Opzione contributivo donna: proroga al 2018, ddl alla Camera

E a proposito di pensionamento donne, in commissione Lavoro alla Camera è partito ieri l'esame del ddl per la pensione anticipata a 62 anni a prima firma Damiano che è stato abbinato ad altre dieci proposte sulle pensioni che prevedono novità anche sulla proroga fino al 2018 dell'Opzione contributivo donna (il dd Fedriga, della Lega nord), nonché nuove forme di sostegno al pensionamento di madri lavoratrici. Le relatrici dei ddl che entro l'estate dovrebbero confluire in una sorta di testo unico sulla previdenza sono le deputate Maria Luisa Gnecchi del Partito democratico e Renata Polverini di Forza Italia.