Per il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, dopo una "lunga gestazione", è stato "indolore e molto gioioso il parto" della riforma della scuola, ha detto oggi ai microfoni di Radio24. Ma il ddl Buona Scuola, varato ieri dal consiglio dei ministri che ha dato anche il via libera a più di 100.000 assunzioni di docenti precari, non piace ai sindacati. "E' sbagliato nei numeri e nelle scelte". Così commenta il segretario dell'Anief e segretario organizzativo Confedir, Marcello Pacifico, le misure contenute del disegno di legge del Governo Renzi che dopo l'ok del Cdm comincia il suo corso parlamentare.

L'associazione sindacale professionale annuncia nuovi ricorsi e conferma iniziative di protesta e nuovi scioperi. Diversi i punti della riforma scuola 2015 contestati dall'Anief: dal capitolo assunzioni insegnanti ("ridotte da 150.000 a 100.000) a quello delle chiamate dirette dei professori.

Riforma scuola e assunzioni insegnanti, valanga di ricorsi e scioperi in arrivo

Viene soprattutto contestata la "clamorosa esclusione" dal piano straordinario di assunzioni 2015/2016 degli insegnanti inseriti nelle graduatorie d'istituto, il ddl Buona Scuola infatti prevede di assumere solo i docenti delle graduatorie ad esaurimento (Gae). Polemiche anche sulle novità della chiamata diretta dei professori che potranno essere selezionati dai presidi, una norma che secondo l'Anief "è incostituzionale", violerebbe "tre articoli della Costituzione" in merito alle assunzioni per concorso pubblico.

Criticato anche l'obbligo per gli insegnanti di accettare una sede fuori dalla provincia prescelta. Nuovi ricorsi vengono annunciati dal presidente dell'Anief anche per quanto riguarda l'esclusione dal piano assunzioni dei docenti risultati idonei ma non vincitori nei concorsi pubblici e degli insegnanti delle scuole materne.

Buona Scuola, l'Anief: 'Stabilizzare i docenti della scuola dell'infanzia'

"Non comprendiamo ancora per quale motivo - ha detto il presidente dell'Anief Marcello Pacifico - rimanga irrisolto il problema della mancata stabilizzazione dei docenti della scuola dell'infanzia. Per assorbirli tutti in ruolo anziché temporeggiare ancora, sarebbe bastato - secondo il dirigente sindacale - reintrodurre il tempo scuola tagliato con le riforme degli ultimi anni".

Il sindacalista, che stigmatizza anche i mancati interventi sul personale Ata e conferma lo sciopero del 17 marzo prossimo degli insegnanti precari, ha spiegato che è in arrivo "una valanga di ricorsi con richiesta di risarcimenti adeguati che costeranno - ha sottolineato Pacifico - milioni di euro alle casse dello Stato".