"I dati sui rendimenti dei fondi pensione resi noti dalla Covip sono straordinari e confermano la bontà del modello di previdenza complementare in Italia": sono le affermazioni diramate dalla Uil tramite una nota del proprio ufficio stampa, a commentare quanto comunicato negli ultimi giorni dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione. Ma la notizia non è stata ripresa in modo positivo solo dai sindacati, visto che ha avuto immediatamente una larga diffusione anche sulla stampa nazionale. Il Corriere della Sera ha pubblicato ad esempio un ampio articolo nel quale si mette a confronto la media del rendimento raggiunto nel 2014 dai fondi negoziali (7,3%), dai fondi aperti (7,5%) e dai Pip o piani individuali pensionistici (al 7,3%), mentre chi ha deciso di lasciare il proprio gruzzoletto presso il Trattamento di fine rapporto si è dovuto accontentare di un parco 1,3%.

Per la Uil non si può però parlare di situazione ottimale, perché da un lato l'esecutivo dovrebbe retrocedere sull'aumento della tassazione che ha colpito i rendimenti con l'ultima legge di stabilità, dall'altro si chiede al Governo di rilanciare le adesioni attraverso una campagna istituzionale.

Pensione anticipata con i fondi privati: dal secondo pilastro arriva un'opzione ponte di flessibilità per chi desidera ottenere il prepensionamento

Stante la situazione, sembra che il comparto dei fondi pensione e del secondo pilastro previdenziale sia destinato ad assumere un'importanza sempre maggiore per le esigenze di welfare dei lavoratori. Se è vero che i rendimenti sembrano premiare chi ha scelto di aderire ad una forma di assistenza privata, è altrettanto significativo che il legislatore ha consentito, con il recente decreto legge sulla concorrenza, dei criteri di accesso alla pensione anticipata molto più flessibili rispetto a quelli attualmente in vigore per la quiescenza pubblica.

Nella pratica, nel caso in cui si resti disoccupati o inoccupati per un periodo di tempo superiore ai 24 mesi, si potrà ottenere il pensionamento anche con 120 mesi di anticipo rispetto all'Inps: un ponte molto utile ai lavoratori disagiati in età avanzata, che potranno così avere comunque un sostegno privato al reddito una volta esaurite le salvaguardie previste dal welfare pubblico.

Riforma pensioni 2015 e ipotesi Inps, dallo scenario del sistema a quote fino al contributivo: a breve incontro tra Ministro del lavoro e sindacati

Sul versante della previdenza pubblica si registra una nuova apertura da parte del Governo alla ricerca di nuovi meccanismi di flessibilizzazione dell'accesso all'Inps. Il Ministro del lavoro Poletti si è detto disponibile ad incontrare i sindacati nel breve termine, al fine di ascoltare le richieste delle parti sociali sul difficile tema del pensionamento anticipato.

Tra le tante ipotesi attualmente allo studio dei tecnici vi sono la quota 100, il prestito Inps con le mini pensione e le uscite anticipate con penalizzazione o ricalcolo contributivo. Il principale nodo da risolvere resta però quello delle coperture, tanto che una soluzione definitiva sembra poter arrivare solo nel contesto della prossima legge di stabilità. Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione per pubblicare le vostre opinioni tramite l'inserimento di un commento nel sito, mentre se desiderate restare aggiornati sulle ultime novità in tema di Pensioni anticipate vi ricordiamo di cliccare sul pratico tasto "segui" che vedete in alto, sopra al titolo.