Introdurre nuove misure di flessibilità in uscita dando spazio ai giovani e consentendo loro di poter accedere al mondo del lavoro: questo in sintesi il cuore dell'ultimo intervento condotto dal ministro del lavoro Giuliano Poletti, che parlando delle nuove forme di pensione anticipata 2015 ha ribadito che la Legge di Stabilità del prossimo autunno sarà la chiave di volta. A dirla tutta, il responsabile del Welfare ripete gli stessi concetti come fosse un disco rotto ormai da mesi; parole sempre uguali e sempre identiche che poco sembrano avere a che fare con la dinamicità ed elasticità di un dibattito che va costantemente crescendo per forza ed intensità.
Non bisognerà comunque attendere il prossimo autunno per avere a che fare con le nuove misure in favore di precoci e lavoratrici interessate ad opzione donna, due categorie per le quali la fine del tunnel sembra ormai vicina. Una delle proposte contenute nel super ddl in Commissione Lavoro verrà di certa ratificata (quota 100, quota 97 o quota 41 in primis), tutto sta a capire quale e a fronte di quali condizioni per i lavoratori stessi.
Aggiornamenti e ultime novità pensione anticipata 2015 per precoci e opzione donna: Poletti conferma tutto, si spera di non arrivare a sentenza
'Le aziende ci chiedono una sorta di staffetta generazionale. Se ne parlerà a settembre a margine della Legge di Stabilità in base alle risorse disponibili. Dobbiamo necessariamente rimuovere alcuni elementi di rigidità': ecco spiegato perché gli interventi del ministro Poletti somigliano sempre più ad un disco rotto. Flessibilità, staffetta generazionale, turn over, ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, Legge di Stabilità, sono gli stessi concetti di sempre con pochissime aggiunte e qualche certezza in più. Parlando di pensione anticipata 2015 per i precoci appare interessante citare anche il contributo di Cesare Damiano, che ha deciso di 'sfruttare' a proprio vantaggio le parole di Poletti: 'Il nostro ddl aiuterebbe i giovani e anche chi è anziano. Con fabbriche di settantenni non si va da nessuna parte' ha tuonato l'ex ministro usando una verve che comunque non gli è mai mancata. E se il sistema a quote pare essere la via più probabile per istruire il processo di riforma in molti, da Poletti alle Istituzioni, rimangono concentrati sui costi economici e non sociali dei nuovi provvedimenti: 'Anche grazie agli interventi di riforma del sistema pensionistico pubblico, più che in altri Paesi europei, può essere garantita la sostenibilità di lungo periodo della finanza pubblica' ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Come a dire, ok a venire incontro ai lavoratori ma non esageriamo, il portafoglio viene prima.Situazione in costante divenire invece quella su opzione donna, con la coordinatrice del movimento Dianella Maroni ad aver lanciato l'ennesimo appello tramite la pagina Facebook del Comitato: 'Ogni giorno nuove lottatrici si aggiungono alla class action, credo che se si continua così di qui a fine giugno raggiungeremo un bel numero, e anche questo sarà una tessera importante nel nostro mosaico di azioni concrete per ripristinare la giustizia […] Chi ancora non ha contattato i comitati INPS provinciali e regionali è invitata a farlo perché anche gli ordini del giorno hanno il loro peso, io li sto trasmettendo alla Commissione lavoro della Camera e gli avvocati li utilizzeranno in udienza. Come sapete ora ci sono due progetti di legge che ci riguardano, ce la faremo'. L'udienza al TAR si terrà solo ad ottobre ma l'auspicio (e l'impressione) è che non si arrivi a sentenza con una risoluzione che possa invece arrivare dal sistema politico. Sempre più attori in gioco guardano al meccanismo di opzione donna - uscita anticipata con assegno ridotto - con rinnovato interesse e adesso anche la proroga per gli anni a venire non è più un miraggio. Non resta che attendere.