Non è un addio definitivo ma poco ci manca: la riforma Pensioni potrebbe finalmenteincanalarsi verso la soluzione della pensioneanticipata a 62 anni con penalizzazioni decrescenti. La quota 100, di cui tanto si è discussonegli ultimi mesi, potrebbe finire in soffitta per far spazio a quella chealcuni hanno ribattezzato “quota 97”: il ddlsulle pensioni flessibili presentato da Cesare Damiano, infatti, prevede il prepensionamento a 62 anni con 35 di contributi (da qui la dicitura“quota 97”) e un meccanismo di penalizzazioni decrescenti che si azzerano al66esimo anno.

La politica, stando alle ultimenotizie ad oggi 26 maggio 2015, è orientata ad accordarsi su questa bozzarisolutiva dell’annoso problema.

La quota 100 ‘costatroppo’, prepensionamento a 62 anni più fattibile?

Come abbiamo scritto, anche Matteo Salvini della Lega Nord ha manifestato la volontà di votareper il progetto di riforma pensionipresentato da Cesare Damiano. La minoranza PD da tempo chiede di intervenire inquesto senso e mai seriamente è stata presa in considerazione la quota 100, giudicata da tanti “troppocostosa” per le casse pubbliche. Nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi ha aperto all’uscitaanticipata con riduzione degli assegni, per questo la soluzione in esamepotrebbe piacere anche a Palazzo Chigi.

Resta da capire, però, quali saranno lerisorse effettivamente impiegabili dopo la sentenza della Consulta che haimposto il rimborso, seppur parziale, degli importi non corrisposti ai pensionatia causa della legge Fornero.

Ultimissime riformapensioni 2015: ok ai tagli, ma di quanto?

Bisognerà lavorare per convincere l’Europa della bontà difavorire il prepensionamento dei lavoratori,soprattutto precoci: la pensione anticipata, infatti, vamodificata in armonia con le stringenti norme comunitarie che impongono ilperseguimento dell’equilibrio dibilancio (principio, questo, inserito nel nuovo articolo 81 della Costituzione).Se nell’immediato la spesa pensionistica potrebbe alzarsi, nel medio-lungoperiodo l’impatto degli assegni corrisposti ai pensionati potrebbe gravare dimeno proprio per via dei tagli.

Tutti sono d’accordo a ragionare in questi termini, ilproblema però è un altro: a quanto ammontano le decurtazioni? Tagliare di moltouna pensione non molto elevata, hanno già fatto notare alcuni esponenti dellapolitica, potrebbe incidere significativamente in peggio sulle condizioni divita di alcuni pensionati. Sarà questo aspetto l’argomento principale dadiscutere nei mesi che vanno di qui alla fine dell’anno: il governo Renzi, infatti, conta diarchiviare la riforma pensioni 2015con la Legge di Stabilità.