La storia della Scuola italiana è piena di riforme, ma non di miglioramenti. È su questo concetto che si basa l'articolo scritto da Giuseppe De Lorenzo ieri su Il Giornale.it. Il motivo? A suo dire il problema sono proprio i docenti, che sono troppi e tutti pagati male. Per questo invita il Miur a 'licenziare in tronco una grossa fetta di professori'. Se i docenti non concordano col maxi piano di assunzioni di Renzi per una questione di discriminazione e di precarietà del contratto, c'è chi non è d'accordo con le nuove assunzioni per motivi ben diversi.

Assunzione dei precari della scuola?

Per permettere alla scuola italiana di tornare competitiva, secondo l'articolo sopra citato, occorrono 2 cose: bocciare gli studenti somari e licenziare i professori che non meritano di fare il loro mestiere. Dopo aver elencato una serie di situazioni comprovanti l'incapacità di alcuni docenti di gestire alunni e insegnamento, spezza una lancia a loro favore sulla questione dello stipendio. I docenti sono mal pagati per il ruolo sociale che assumono, ma la colpa va data soprattutto ai sindacati, che utilizzano la maggior parte delle risorse in assunzioni di massa. La soluzione non è quindi la maxi assunzione di oltre 100mila precari da parte di Renzi.

La soluzione sarebbe dare veramente alla scuola italiana docenti che meritano questo ruolo, eliminando quelli che non lo meritano. Non certo assumere qualcuno solo perché ha studiato per fare il maestro o il professore.

Come si stabilisce il merito di un docente?

Ma come si fa a stabilire se un docente merita o meno il suo ruolo?

Essere valutati da un preside, dai genitori e dagli studenti può essere una valido modo per assicurarsi solo i professori migliori per le nostre scuole? Il dubbio resta. In una società in cui non ci si può fidare dell'onestà dei dirigenti e in cui non c'è garanzia che genitori e alunni esercitano il loro giudizio in modo obiettivo senza ricorrere a simpatie e antipatie, come si fa a stabilire chi merita e no? Una cosa è certa. Ognuno ha il diritto alla sua opinione, ma vista da un lato o dall'altro, la riforma scuola di Renzi appare comunque sbagliata.