Tra pochi giorni, per la precisione alla mezzanotte del 2 settembre, il Ministero dell'Istruzione darà il via alla fase B del piano assunzioni straordinario ma il vento di contestazione nei confronti della riforma scolastica continua a soffiare incessantemente.
I sindacati criticano i toni euforici attraverso i quali si stanno esaltando 'le oltre centomila assunzioni e le risorse che verranno messe a disposizione della scuola, come mai nessun governo era stato capace di fare' (parole del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini).
Sta di fatto che il numero delle assunzioni sarà notevolmente più basso rispetto a quanto preventivato, sia per l'esiguo numero di domande presentate dai docenti (di molto inferiore alla stima del Miur), sia per l'inspiegabile e grottesca esclusione dei docenti abilitati dal piano assunzionale.
Scuola, emergenza sostegno: 'Quasi la metà dei posti non verrà assegnata'
L'Anief è tornata sull'argomento, ponendo l'accento sui gravissimi problemi che incontrerà il comparto relativo al sostegno: a Milano, solamente nell'ultimo mese, sono giunte 700 certificazioni di studenti disabili e il provveditorato ha già segnalato 1900 cattedre che rischiano di rimanere vuote. Anche nel resto d'Italia la situazione appare complicata: si è calcolato che poco meno della metà dei posti di sostegno previsti per la fase B, non potranno essere assegnati (3.671 su 8.797 cattedre disponibili). La regione Lazio dovrà fare a meno di settecento docenti, ma anche nelle province molti posti non riusciranno ad essere coperti.
Assunzioni scuola: Anief 'i docenti per il sostegno ci sarebbero stati'
L'assurdità, come ben ribadito dal presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, è che i docenti per coprire questi posti del sostegno ci sarebbero stati, se solo il governo non avesse preso l'incredibile decisione di lasciar fuori dalla porta gli insegnanti abilitati Tfa: questi docenti, sottolinea Pacifico, avrebbero potuto essere assunti senza alcun problema ed ovviare al pesante deficit a cui la Scuola italiana sarà chiamata a far fronte tra pochi giorni, con l'inizio del nuovo anno scolastico. Ci sarebbe il bisogno di coprire complessivamente oltre centoventi mila cattedre e, invece, a malapena, si riuscirà a raggiungere quota novanta mila: eppure i docenti ci sono...