Forse qualcuno dei nostri lettori ricorderà la promessa del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in merito agli asili nido: 'Ci saranno 1.000 asili nido in 1.000 giorni'. Non è difficile arrivare alla conclusione di un asilo nido al giorno. Il programma Millegiorni, invece, è stato puntualmente disatteso, nonostante l'estremo bisogno nel nostro Paese.

Nella legge 107 è stata prevista una delega per la riforma del sistema dei servizi all'infanzia 0-6 anni, ma occorrerà aspettare almeno un altro anno e mezzo, sempre che tutto ciò non comporti delle spese aggiuntive per lo Stato: la proposta portata avanti dalla senatrice del Partito Democratico, Francesca Puglisi aveva messo in preventivo una spese di 1 miliardo e mezzo di euro e il Ministero delle Finanze non farà sicuramente i salti di gioia.

La Buona Scuola rinvia la riforma infanzia 0-6 anni: il 61% per cento dei nidi al Nord

Il sito Cittadinanzattiva.it, come riportato dal quotidiano 'Italia Oggi', ha pubblicato i dati relativi alla relazione annuale sui costi e sul numero degli asili nido in Italia. Complessivamente, nel nostro Paese, le strutture sono appena 1.729: ciò significa (su 8.000 comuni) che meno di un quarto può 'vantare' un asilo nido. Una statistica che, però, non trova un adeguato equilibrio territoriale visto che il 61 per cento degli asili nido si trova nelle regioni del Nord (al comando della classifica si trova la Lombardia con 407 strutture), il 27 per cento nella zona del Centro Italia e solo l'11 per cento al Sud.

Asili nido e scuola dell'infanzia: che cosa ha fatto la 'Buona Scuola'?

Il maggior numero di asili nido è privato (5.372 strutture contro le 3.948 pubbliche) ma il numero di posti nei nidi comunali supera quello delle strutture private: 162.913 contro 110.666 (59% e 41%).

I bambini in lista d'attesa sono soprattutto al Sud, con percentuali da brividi come quella della Basilicata (67 per cento) o della Sicilia (42 per cento).

Secondo questi dati, è quanto mai urgente che il governoRenzi faccia qualcosa affinché vengano risolti al più presto i problemi riguardanti gli asili nido e la scuola dell'infanzia: anche perchè la tanto esaltata 'Buona Scuola', soprattutto per quanto concerne le assunzioni, non ha minimamente riguardato questi settori della scuola pubblica.