La Corte Costituzionale doveva pronunciarsi in merito alla reiterazione da parte del Miur dei contratti a termine dei precari della Scuola oltre i trentasei mesi lo scorso 23 giugno 2015. Ma con enorme fastidio da parte dei docenti e del Personale ATA interessati, l'udienza era stata rinviata a data da stabilire. Inutile dire che tutti pensarono ad una mossa politica, per favorire la riforma della scuola che prevedeva tagli al personale ATA e un piano di assunzioni docenti particolare. Adesso, a distanza di mesi, l'udienza è stata fissata nuovamente.
Lo possiamo leggere sul sito della FLC CGIL, che fa sapere che la nuova data per l'esame sulla legittimità della questione è il 17 maggio 2016. Pensate... quasi un anno dopo. E questo nonostante l'Europa si sia pronunciata un anno fa.
Contratti a termine precari-Miur: le vertenze
Il 26 novembre 2014, la Corte di Giustizia europea ha espresso un giudizio negativo sull'abuso che il Miur ha fatto dei contratti a termine per i precari della scuola. La Corte di Lussemburgo ha chiaramente detto che i docenti e il personale ATA che hanno lavorato oltre 36 mesi con contratti a tempo determinato, vanno assunti. Sulla base di questo giudizio, moltissimi precari della scuola hanno dato via a ricorsi che permettano loro di ottenere la stabilizzazione.
Alcuni di loro hanno già ottenuto una sentenza favorevole nei tribunali, che in diversi casi prevede oltre la stabilizzazione anche il risarcimento dei danni.
Quando la nuova legge sulla scuola ha escluso una parte di loro dal piano di assunzioni di quest'anno, nonostante abbiano titoli e requisiti per l'immissione in ruolo e nonostante la sentenza Europea, ci siamo stupiti tutti.
Adesso si resta in attesa che la Corte Costituzionale si esprima in modo coerente e definitivo su questa materia. I lavoratori della scuola, docenti e ATA, potranno vedere finalmente soddisfatto il loro diritto legittimo? O il Miur farà ancora orecchie da mercante?
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