Restano in calo i coefficienti di conversione in rendita del montante previdenziale per quanto concerne il calcolo contributivo delle future mensilità: nel corso degli ultimi anni si è infatti registrata una discesa continua delle percentuali applicate ai lavoratori che hanno ottenuto l'agognato accesso alla pensione pubblica. Se prendiamo in esame il periodo che va dal 2009 al nuovo anno, scopriamo che il calo è di circa il 13,00 %, prendendo come base di esame il vitalizio erogato in favore di un sessantacinquenne. È chiaro che il dato ha un impatto anche sulle scelte del lavoratori in merito alla data di pensionamento, visto che qualora continuasse il trend anche in futuro, per mantenere lo stesso livello di pensione sarà necessario aumentare l'età anagrafica di uscita dal lavoro.

Sulla questione sarà decisivo comprendere in che modo si evolveranno le statistiche sulle aspettative di vita della popolazione, stante che i calcoli attuariali utilizzano questo parametro per aggiornare i coefficienti ad uso dell'Inps.

Pensioni 2016, a gennaio i pagamenti slittano di qualche giorno

Nel frattempo l'istituto di previdenza pubblica ha comunicato che a causa del periodo di festività, ci sarà uno slittamento nell'erogazione delle pensioni relativo al mese di gennaio 2016. In particolare, le rendite pensionistiche saranno pagate il prossimo 04/01 presso Poste italiane, mentre negli istituti del circuito bancario i versamenti avverranno il 05/01. I pensionati dovranno quindi tenere conto di queste scadenze prima di recarsi presso l'ufficio postale o la propria banca e nell'organizzare le proprie spese correnti.Per quanto riguarda invece le mensilità successive, le quietanze torneranno ad avvenire normalmente all'unodel mese oppure al primo giorno bancabile utile.

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