Opposizioni all'attacco di Renzi sui mancati interventi di modifica alla riforma Pensioni varata dal 2011 dal Governo Monti con l'appoggio parlamentare dalla maggioranza di "grosse koalition" alla tedesca. Ma di tedesco, quella riforma, aveva solo il rigoroso rispetto dei conti pubblici, tanto da inventarsi la riforma pensioni a garanzia del debito fino al 2020. Senza badare tanto, in un momento di particolare crisi come era quello del 2011, agi inevitabili disastrosi effetti sul piano sociale, la questione esodati è solo la punta dell'ice berg.

Adesso arriva il gradino della legge Fornero, che il Governo Renzi aveva promesso di riformare, e si allunga ulteriormente l'età pensionabile: 22 mesi di lavoro in più per le donne, 4 mesi in più per gli uomini.

Pensioni, la Lega e Forza Italia contro il Governo: stop alla riforma Fornero

Se da una parte oggi c'è il premier che torna a promettere interventi sulla riforma pensioni, dall'altra ci sono le opposizioni, i sindacati e i lavoratori che annunciano battaglia. Ma anche gruppi e parlamentari autorevoli della maggioranza stanno col fiato sul collo dell'esecutivo. "Ventidue mesi di vita rubati alle donne nel silenzio di Renzi - ha detto il leader della Lega Nord -per colpa di una legge infame.

Nel 2016 obiettivo della Lega - ha aggiunto - Matteo Salvini sarà cancellare la maledetta Fornero. E togliere - ha aggiunto il leader leghista sempre più duro nei confronti dell'ex ministro del Lavoro - la cittadinanza italiana a quella poco signora". "Dire che si è scelto di non toccare le pensioni per dare stabilità al sistema - ha dichiarato oggi in una nota la deputata Melania Rizzoli, responsabile nazionale Welfare di Forza Italia - è un vero e proprio autogol".

Pensione anticipata, Uil: reintrodurre flessibilità in uscita a partire da 62 anni

"Nel 2015 è stato il Governo a fare promesse e a proporre soluzioni - ha aggiunto la parlamentare che poi si sono invece perse nel corso dei mesi. Le pensioni minime (su cui ha insistito in questi mesi Silvio Berlusconi, ndr) non sono state aumentate.

Non si è fatta la flessibilità in uscita - ha sottolineato Melania Rizzoli - per chi ha lavorato tutta una vita". Anche le organizzazioni sindacali contestano le ultime dichiarazioni del premier e rilancio le proposte per nuove formule d'accesso al prepensionamento. "Se vuole recuperare credibilità - ha detto Domenico Proietti, segretario confederale della Uil - il Governo deve ascoltare le parti sociali. Noi crediamo che sia necessario innanzitutto - ha aggiunto il dirigente sindacale reintrodurre la flessibilità di accesso alla pensione per tutti, a partire da 62 anni, dando una risposta anche alle donne che dal 2016 - ha sottolineato - saranno fortemente penalizzate".