Per il mondo scolastico, il 2016 inizia esattamente com'era finito il 2015, ovvero con la protesta in piazza. Le associazioni Adida e Mida, infatti, hanno organizzato per la giornata di domani, martedì 12 gennaio 2016, un sit-in davanti al Ministero dell'Istruzione. Lo scopo della manifestazione sarà quello di ribadire le ingiustizie commesse dal governo, attraverso l'approvazione della legge 107, la quale ha voluto escludere oltre duecentomila docenti dal piano assunzionale straordinario.

Ultime news scuola, lunedì 11 gennaio 2016: sit-in davanti al Miur

Al sit-in di Viale Trastevere sarà presente anche Anief che, attraverso il proprio presidente Marcello Pacifico, ha sottolineato come il Miur continui ostinatamente con la sua politica discriminatoria attuata nei confronti di tutti quei docenti attualmente fuori dalle Graduatorie ad Esaurimento.

L'amministrazione continua, tra l'altro, a mostrarsi 'sorda' alle numerose sentenze emesse nei vari Tribunali italiani e soprattutto alla sentenza UE del 26 novembre 2014, mediante la quale la Corte di Giustizia Europea diffidava lo Stato italiano a continuare nell'abuso di contratti a termine.

A questo proposito, l'Anief ribadisce come sia giunto il momento di scegliere, visto che il parlamento italiano potrebbe autorizzare la riapertura delle Graduatorie ad Esaurimento, mettendo mano al decreto Milleproroghe.

Oltre 200.000 docenti abilitati esclusi: 'Parlamento autorizzi riapertura GaE'

'Bisogna rispettare le decisioni della Corte di Giustizia Europea' rimarca ancora una volta Marcello Pacifico 'anche perchè con la sua politica anacronistica e sbagliata, lo Stato ha buttato alle ortiche oltre sedicimila posti: tutte assunzioni che il governo aveva inizialmente previsto e per le quali erano già state accantonate le risorse necessarie per farvi fronte'.

La cosa ancora più assurda è che il governo ha dato un calcio alla possibilità di immettere in ruolo docenti preparati e qualificati in alcune classi di concorso per le quali le GaErisultano già esaurite da tempo: senza contare che se il Miur avesse acconsentito all'assunzione di questi insegnanti, si sarebbero potute evitare oltre centomila supplenze.