Le ultime informazioni riguardanti il concorso scuola 2016sono arrivate direttamente dal Ministero e sono da considerarsi, dunque, ufficiali: i numeri, nel loro complesso, sono rimasti invariati e dunque saranno circa 200mila candidati a contendersi i poco più di 63mila posti messi a disposizione. Il Miur ha tenuto a sottolineare che il numero è stato calcolato a partire dal fabbisogno generato dal turnover dei prossimi tre anni e a partire dal fatto che sono ancora varie decine di migliaia i precari presenti nelle GaE in attesa dell’assunzione.

Nelle slide diffuse dal Miur si trova anche la distribuzione dei posti per ogni singola regione, anche se nulla si dice di quanti posti vi siano per singola classe di concorso all’interno della singola regione. Insomma, il futuro lavorativo dei docenti precari, che dovranno sottoporsi al tour de force del concorso in tempi strettissimi e con poca possibilità di raggiungere una vera e approfondita preparazione, si giocherà anche a partire dalla scelta della regione all’interno della quale partecipare.

In quale regione partecipare? Focus sul concorso scuola 2016

La scelta della regioni in cui partecipare al concorso Scuola 2016 potrebbe essere decisiva per il proprio futuro. Il Miur ha predisposto una tabella all’interno della quale sono stati indicati i posti su classe comune e su sostegno per ogni regione.

Il dato sembra essere immediatamente chiaro: la maggior parte dei posti si trova al Nord (e, in misura più ridotta, al Centro), anche se non è possibile conoscere la distribuzione per la propria cdc: la Lombardia presenta circa 11mila posti, il Lazio e il Veneto poco più di 5mila, Piemonte e Toscana si attestano poco al di sotto di 5mila.

Al Sud, l’unica regione che presenta un numero alto di posti è la Campania con poco più di 6mila. È chiaro che, con questi numeri, molti candidati sceglieranno ancora una volta la via del Nord, anche se, in molti casi, la situazione si presenta più complessa di quanto potrebbe sembrare: se tutti faranno domanda per la Lombardia, ad esempio, vincere il concorso potrebbe risultare più difficile che in una regione che presenterà un numero inferiore di candidati, anche se con numero più basso di posti messi a disposizione.

Non è chiaro se il Miur diffonderà i dati delle singole classi di concorso all’interno della singola regione: stando così le cose, si tratta dell’ennesima ‘scommessa’ cui dovranno sottoporsi i docenti abilitati. Per approfondimenti e suggerimenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.