La macchina del concorso scuola 2016, seppur piuttosto a rilento, si sta rimettendo in motoin vista della prova orale: occorre sottolineare, comunque, che alcune commissioni giudicatrici non sono state ancora nominate, per cui in alcune regioni e per alcune classi di concorso l'orale è previsto a breve, mentre in altre regioni e per altre cdc non solo non è chiaro quando si terrà l'orale, ma non è ancora chiaro nemmeno quando verranno corrette le prove scritte. Insomma, la situazione ha del paradossale ma, nel frattempo, è stata resa nota una griglia di valutazione che può aiutare a delineare quale sarà il metro di giudizio per la prova orale; si tratta della cdc A040 per quanto riguarda la regione Veneto.
Cosa studiare per la prova orale del concorso scuola 2016?
Quasi nessuna commissione ha reso nota la griglia di valutazione mediante la quale saranno verificate le conoscenze e le competenze dei candidati del concorso Scuola 2016; un'eccezione è rappresentata dalla commissione della cdc A040 del Veneto che ha reso noti quali saranno i criteri per la valutazione. Il punteggio massimo per l'orale è di 40/40, mentre il punteggio minimo per superare la prova è di 28/40; i punteggi saranno distribuiti in questo modo: per la padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, fino a 12 punti; per la capacità di trasmissione didattica, fino a 12 punti; per la capacità di 'progettazione', fino a 10 punti; per la padronanza della lingua straniera, fino a 6 punti.
L'elemento che immediatamente può essere sottolineato è il peso 'leggero' che viene dato nella valutazione alla conoscenza della lingua straniera. Sembra essere chiaro, dunque, come l'elemento preponderante sia quello della progettazione e della mediazione didattica: è possibile che, a fare la differenza, sarà l'originalità metodologica con la quale i candidati decideranno di mediare i contenuti.
Si segnala, infine, che non si placano le polemiche intorno alla questione dell'altissimo numero di bocciature: un ultimo interessante intervento sottolinea come potrebbe trattarsi di una precisa strategia del governo per 'risparmiare', dal momento che un supplente costa meno, per le casse dello Stato, di un docente di ruolo. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.